Il solito Mourinho: stoccata all’UEFA prima di Sheriff-Roma. Il tecnico di Setubal continua a prendere di mira le istituzioni internazionali
Con la mente e il cuore rimasti sul terreno della Puskas Arena di Budapest riparte il cammino internazionale della Roma. Per la squadra giallorossa ha inizio una nuova avventura, sempre in Europa League, dopo la grande amarezza per la finale persa ai calci di rigore contro il Siviglia. Lukaku e compagni sono pronti per scendere in campo nel match d’esordio della fase a gironi sul terreno insidioso dello Sheriff Tiraspol. Un avversario sulla carta ampiamente alla portata dei giallorossi ma alla luce di certi inquietanti precedenti la squadra capitolina deve mantenere alta la concentrazione senza sottovalutare l’impegno.
Nell’immediata vigilia della gara ha parlato Josè Mourinho sia in conferenza stampa che in un’intervista esclusiva ai microfoni di Sky Sport. Il tecnico lusitano non ha voluto anticipare molto sulla formazione che scenderà in campo giovedì sera ma ha tenuto a sottolineare come la sua Roma abbia acquisito una dimensione internazionale ormai riconoscibile. “Andare avanti il più possibile nelle coppe europee aiuta a crescere e a diventare grandi. E la mia Roma, dico mia perchè in questi due anni e mezzo l’ho allenata io, sta diventando una realtà di grande livello in campo europeo“.
Mourinho non fa sconti all’UEFA: l’attacco sulla finale di Budapest scatena le polemiche
Ma se da un lato c’è la soddisfazione di aver conquistato due finali consecutive, dall’altro resta la rabbia per la sconfitta maturata contro il Siviglia di Monchi. Un ko maturato secondo lo Special One non per la superiorità degli andalusi, ma a causa di una precisa volontà politica: “Non ci è stato permesso di vincere l’Europa League, ma per me quello è un trofeo che la squadra sul campo aveva fatto suo. Sappiamo come sono andate le cose del resto“.
Il mirino di Mourinho è puntato, come è facile immaginare, sull’ineffabile arbitro Taylor che a pochi minuti dalla conclusione della finale di Budapest non assegnò un calcio di rigore alla Roma per un fallo di mano piuttosto evidente in piena area di un difensore del Siviglia. Conosciamo i fatti verificatisi al termine di quella gara e a distanza di mesi la pesante squalifica inflitta dall’UEFA nei confronti di Mourinho e le sanzioni comminate contro la società. Ora però è opportuno guardare avanti e concentrarsi solo su presente e futuro. La Roma ha i mezzi per fare molta strada in questa Europa League, non resta che dimostrarlo.
