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Milan, è esplosa la Adli-mania: perché i tifosi sono pazzi di lui

Yacine Adli, Milan. (lapresse-tvplay) 20230929

Scopriamo il fenomeno Adli, che era già un idolo dei tifosi del Milan nonostante lo scarso impiego da parte di Pioli. Ora però cambia tutto. 

Il mondo di oggi è strano, quello di internet e dei social ancora di più, per qualcuno alcune cose risultano incomprensibili. Tipo trovarsi il faccione di Yacine Adli, che con il Milan ha collezionato poco meno di 200 minuti in campo, in prima pagina sulla Gazzetta dello Sport. Già prima della partita dei rossoneri a Cagliari tutti gli occhi dei tifosi erano su di lui. Nei social rossaneri l’eccitazione per la sua titolarità era palpabile e la buonissima prova del franco-algerino ora può finalmente essere l’inizio di una storia già bella, anche se molto strana.

La storia di un idolo che non gioca mai. Voluto a tutti i costi da Paolo Maldini due anni fa, che però per avere uno sconto dal Bordeaux lo acquista lasciandolo però un anno in più in Francia con la formula del prestito allo stesso club transalpino. Yacine Zinedine Adli, iniziava a dare un senso al suo secondo nome risultando tra i migliori assist-man under 21 e i milanisti iniziavano a pregustare il suo arrivo nella stagione successiva.

Nello scorso campionato Adli invece gioca talmente poco che pare abbia fatto un torto personale a Pioli. In compenso però mai una lamentela, mai un intervento da parte del procuratore. Accetta l’esclusione dalla lista Champions e le panchine senza fiatare. Intanto sui social il suo amore per la causa rossonera cresce inspiegabilmente e impara addirittura alcuni cori della Curva Sud. Poi il gesto più bello, quella festa a sorpresa a tema Milan organizzata a casa sua per tutta la squadra. Per alcuni forse una festa di addio, visto l’impiego pressoché nullo da parte di Pioli.

Yacine Adli, la nascita della mania

Adli nel corso dell’ultima estate viene accostato a qualche club. A Salerno c’è il suo ex allenatore ai tempi del Bordeaux, Paulo Sousa, che farebbe carte per riaverlo, più altre opzioni estere. Lui però vuole restare, nonostante Pioli gli abbia detto che non lo vedesse nel progetto tecnico. Tant’è che anche Tomori gli chiese cosa avesse intenzione di fare, ma il francese disse “Resto e vedrai che gioco“.

Yacine Adli, Milan. (lapresse-tvplay)
Yacine Adli, Milan. (lapresse-tvplay)

Finora si è visto poco, ma qualcosa la sta già dimostrando, come la personalità. Aver scelto di restare nonostante la bocciatura di Pioli fino a sfoderare una grande prova a Cagliari, nonostante l’errore iniziale che costa il gol dello svantaggio. Adesso lo stop di Krunic gli fornirà sicuramente nuovi banchi di prova in cui dopo essere stato paragonato a Zidane, dovrà cercare di dimostrare di poter essere il nuovo Pirlo.

Già, perché oltre allo spirito di gruppo ed un grande senso di attaccamento alla maglia, Adli ha soprattutto una tecnica sopraffina, che finora gli è valsa soprannomi evocativi come “il pittore” o “il pianista”. C’è qualcosa di artistico e da 10 d’altri tempi nei piedi di questo giocatore che ora ha finalmente la sua possibilità dopo averla attesa lavorando sodo e con tutta l’umiltà del mondo, dote dimenticata, ma che non è sfuggita ai tifosi del Milan.

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