Pogba, controanalisi positive: il francese rischia quattro anni di squalifica, la Juventus ha preso una decisione sul suo futuro
La notizia era nell’aria e la conferma è arrivata nel tardo pomeriggio di ieri. Le controanalisi effettuate sul campione di urine di Paul Pogba sono risultate positive; una sorta di esito scontato, considerato come sembrava impossibile potesse errare il laboratorio romano dell’Acqua Acetosa.
La positività al testosterone apre ora una nuova strada per Pogba che può definitivamente dire addio alla maglia della Juventus e pensare soprattutto a difendere in un aula di Tribunale, nella fattispecie quella Nazionale Antidoping. La notifica con l’esito degli esami arriverà nelle prossime ore al francese che dovrà scegliere la migliore strada per la sua difesa.
La strada, per Pogba, è ora in salita. Il centrocampista (ormai ex a questo punto) potrebbe infatti di mettere la parola fine alla sua carriera; il francese, infatti, rischia ben quattro anni di squalifica se la Procura Antidoping ed il Tribunale che dovrà emettere la sentenza sul suo caso dovessero entrare nelle convinzioni di un’assunzione volontaria dell’integratore (e, quindi, del testosterone, la sostanza proibita) da parte del classe ’93. In caso di ammissione, invece, potrebbe scendere a tre anni la squalifica.
Pogba, la strategia difensiva del centrocampista e cosa rischia
La difesa di Pogba punterà sulla “non intenzionalità” che gli darebbe la possibilità di ricevere solo due anni di squalifica. Se, però, dovesse ammettere il reato e ricostruire tutto il percorso che l’ha spinto ad assumere questa sostanza, beh, in quel caso la squalifica si potrebbe ridurre addirittura ad un solo anno attraverso un accordo riservato non riproducibile da siglare anche con la Wada, l’agenzia Antidoping internazionale.
Il francese, però, potrebbe anche decidere di optare per una udienza unica di fronte al TAS di Losanna, aggirando la giustizia sportiva italiana ed il Tribunale Nazionale Antidoping. Servirebbe, però, il via libera di Nado Italia e Wada.
Di certo, però, è finita la sua avventura con la Juve; il club bianconero ha già messo il francese al minimo dello stipendio come previsto dall’accordo collettivo in caso di doping. Sul futuro, poi, i bianconeri aspetteranno la sentenza di primo grado. Sembra però scontato come possa arrivare la rescissione del contratto, con il club che risparmierà gli 8 milioni di euro netti a stagione che percepisce il giocatore. Potrebbe cambiare tutti gli scenari una possibile squalifica di pochi mesi a carico del centrocampista ma al momento questa eventualità sembra davvero remota.
