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Scommesse, l’accusa contro i procuratori: lo sfogo del padre di Fagioli

Il caso scommesse sta attanagliando il mondo del calcio e dopo l’autodenuncia di Fagioli, si sono fatti anche i nomi di Zaniolo, Tonali e Zalewski. Ecco le parole del padre del centrocampista bianconero.

Ha rotto il silenzio il papà di Nicolò Fagioli, centrocampista in forza alla Juventus, che ha scelto di autodenunciarsi in quanto ‘calciatore scommettitore’ il giorno prima che scoppiasse ufficialmente la bomba-scommesse.

Da quel momento Fabrizio Corona e Dillinger hanno riempito le pagine di quotidiani e siti internet che rimbalzavano tutti gli altri nomi fatti. Da Nicolò Zaniolo, ex ala offensiva della Roma, a Sandro Tonali, che ha lasciato in estate il Milan per il Newcastle, arrivando a Nicola Zalewski, esterno di centrocampo del club capitolino, nonché unico a definirsi estraneo ai fatti.

Il padre di Fagioli rompe il silenzio: ecco le sue parole

Proprio in relazione allo scandalo di questi giorni si è espresso il papà di Fagioli, rompendo il silenzio mentre si aspettano novità sul calciatore.

Fagioli
Scommesse, l’accusa contro i procuratori: lo sfogo del padre di Fagioli – (LaPresse, TvPlay)

Queste le sue parole: “Non dico niente su quello che avrebbe fatto mio figlio. Non è il momento. Molto di quello che leggo su di lui non è vero, ma se provassi a spiegarlo adesso non mi ascolterebbe nessuno”.

Il padre del centrale di centrocampo della Juventus, Marco Fagioli, ha poi continuato: “Non lo vedo da domenica. Col senno di poi, posso dire che forse qualcosa lo turbava, ma non immaginavo niente del genere“.

Ha poi spiegato: “Come mia moglie, lavoro tutto il giorno. Ovviamente siamo vicini a nostro figlio, come lo siamo sempre stati. Ma non possiamo fare miracoli”.

Il padre del calciatore, che è un rappresentante di prodotti farmaceutici, ha quindi constatato: “I club per tante ragioni non possono stare dietro ai calciatori in tutti gli aspetti della loro vita, né possiamo farlo noi genitori, una volta che i nostri figli diventano adulti e professionisti. Sarebbe utile che fossero i procuratori a mettere in guardia i giovani giocatori rispetto ai rischi a cui vanno incontro”.

Ha quindi concluso: “Dovrebbero seguirli e consigliarli, sarebbe prezioso. Dovrebbero aiutarli a capire quali impegni si assumono nel momento in cui firmano un contratto. Così giustificherebbero quel che guadagnano“.

Nei prossimi giorni capiremo quale situazione sarà prossimo a vivere Nicolò Fagioli e se dovrà scontare una squalifica, considerando anche la possibile entità di quest’ultima, ma lo scandalo non sembra esser giunto al termine.

 

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