L’allenatore dei Citizens non sta vivendo un buon momento in Premier League e l’ambiente è sempre più in apprensione: le ultime.
“Anche i ricchi piangono”: così si può definire il momento stagionale del Manchester City, il cui futuro preoccupa e non poco i tifosi. Sì perché nonostante la vittoria della Champions League nella scorsa annata, l’attuale periodo che sta vivendo la squadra di Pep Guardiola in Premier League non è di certo dei migliori. Elementi che, però, non possono essere replicati nella principale competizione europea visto che i Citizens sono già qualificati agli ottavi di finale dopo aver letteralmente dominato il Gruppo G.
E’ anche vero che le rivali non erano sicuramente di un livello così importante, ma quel che conta è il risultato. Ora Pep dovrà essere lucido a ritrovare energie da destinare al campionato inglese visto che il suo Manchester City si trova attualmente al quarto posto in classifica. L’alta concorrenza della Premier League, infatti, non permette alcun calo di tensione, anche perché la vetta rischia di allontanarsi sempre di più. Sono sei le lunghezze di distanza dall’Arsenal capolista e i soli due punti guadagnati nelle ultime tre partite non possono assolutamente rendere soddisfatto l’ambiente.
Guardiola, le dichiarazioni sulla prossima Champions
A dir la verità, in questo momento, la preoccupazione numero uno degli addetti ai lavori del Manchester City è il rischio di non qualificarsi alla prossima Champions League. Sì perché la truppa di Guardiola, come detto, si trova al quarto posto in classifica, con Tottenham, Manchester United e Newcastle che inseguono a pochi punti di distanza. Già da domenica, dunque, urge un netto cambio di marcia, con la delicata trasferta con il Luton Town che potrebbe rappresentare la svolta stagionale. Tra i più in apprensione per le difficoltà dell’ultimo periodo c’è proprio il condottiero della squadra, Pep Guardiola.
“Penso che per tutti nel club sia positivo quello che stiamo vivendo. Penso che sia necessario viverlo. Per molto tempo si è trattato di dire quanto siamo bravi, ma forse abbiamo bisogno di trascorrere questi momenti. È terribile, ci consideriamo imbattibili ma non riusciamo a vincere una partita. Nei grandi momenti, me ne stavo rendendo conto. Forse prima di tutto per me stesso, ho bisogno di una sfida del genere per dimostrare di essere un buon allenatore. Anche per i giocatori è una bella sfida: pensavamo che l’Aston Villa fosse a chilometri di distanza da tutti noi, e invece… Ora potremmo addirittura non qualificarci per la Champions League la prossima stagione”, ha concluso il manager spagnolo.
