La sconfitta di Bergamo riapre le ferite del Diavolo e con il Newcastle ora può essere l’ultima spiaggia per Pioli. Cosa succede a Casa Milan.
Quella del Milan sabato a Bergamo non è stata una sconfitta banale, ma con diversi significati. Dal punto di vista simbolico sono tanti i tifosi milanisti che considerano il Gewiss stadium come una sorta di “culla” seppur fatta di macerie, dove il “grande” Milan di Pioli sarebbe nato. Quel 5:0 che portò al ritorno di Ibrahimovic voluto fortemente da Maldini e tutto il resto fino allo Scudetto più inatteso di tutta la storia milanista. Ora molte cose sono cambiate attorno all’uomo che siede in panchina e lo stadio dove tutto è iniziato potrebbe anche essere quello dove tutto finisce.
Non proprio, perché ad oggi Stefano Pioli è ancora in sella, ma questa sella è sempre più scivolosa e mercoledì è attesa dalla pioggia inglese, nello specifico di Newcastle. Con gli inglesi dovrebbe rivedersi Leao, che potrebbe nuovamente vestire i panni dell’eroe, anche se poi tutto dipenderà anche da cosa avverrà nell’altro match tra Borussia Dortmund e PSG.
Il Diavolo dopo la scoppola rimediata coi tedeschi non sarà padrone del proprio destino, almeno per quanto riguarda la qualificazione in Champions League, ma lo è per quanto riguarda l’Europa League. Vincendo al St. James Park infatti i rossoneri si garantirebbero il terzo posto, poi se il PSG dovesse perdere farebbe addirittura il colpaccio. Questo di fatto si trasforma nel bivio più importante della stagione.
Sul Milan da qualche tempo ormai si scrive tutto e il contrario di tutto. Le vicende societarie da anni sembrano un thriller fatto di alleanze, tradimenti e quant’altro, poi c’è tutto il capitolo legato al gruppo squadra. Nella scorsa per settimane serpeggiarono le voci più assurde su Maignan, faide interne nello spogliatoio fino alla madre di tutti i pettegolezzi: i calciatori contro Pioli.
Questa tesi esiste già da qualche tempo, ma ha preso particolarmente piede dalla partita contro il Napoli e quelle reazioni di evidente disappunto di Leao e Giroud quando sono stati sostituiti. Poi però è arrivato il trionfo col PSG, Theo Hernandez che avrebbe chiesto di essere provato come centrale e si è rimessa in moto la macchina dell’armonia, almeno in apparenza.
Mercoledì però la squadra dovrà vincere consapevole del rischio altissimo di finire a giocare di giovedì in Europa League, salvando di fatto la panchina, fermo restando che in campionato il Diavolo è ancora in piena zona Champions League, o per meglio dire la comfort zone di tutta la dirigenza, con buona pace per i tifosi che sognavano di lottare per lo Scudetto. Perdere o addirittura malamente però potrebbe essere un segnale difficile da non leggere stavolta.
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