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Inter, Zhang al lavoro per salvare il club: serve un finanziatore

Zhang Inter finanziatore

Steven Zhang deve restituire entro maggio il prestito ad Oaktree: rischia di perde l’Inter, il piano per salvare il club

Il 2023 si è chiuso con l’Inter in testa alla classifica, seppur con un vantaggio dimezzato sulla Juve a causa del pari contro il Genoa. L’obiettivo dello scudetto resta ben saldo nelle menti di Lautaro e compagni e già dal primo turno dell’anno dovranno riprendere a correre anche per smorzare le velleità della Juve.

Sul rettangolo di gioco fin qui non ha sbagliato pressocché nulla la squadra guidata da Simone Inzaghi, con i nerazzurri che hanno il miglior attacco del torneo e la difesa meno battuta. Se l’Inter veleggia in campionato, diverso il discorso extracampo, che coinvolge direttamente Steven Zhang.

Com’è noto, il presidente dell’Inter ha una scadenza impellente. Entro il mese di maggio deve restituire il prestito ad Oaktree che ammonta a 275 milioni di euro più interessi (di fatto sfiora i 300 milioni). La società statunitense ha in pegno proprio le quote dell’Inter e, nel caso Zhang non dovesse riuscire ad estinguerlo, di fatto il club cambierà proprietario.

Inter, dalla cessione al finanziamento: le strade percorribili da Zhang

Zhang, che ha pure provato la strada di un nuovo finanziamento (Oaktree chiede interessi del 25%), è ora alla ricerca di un nuovo finanziatore. Fine febbraio è la deadline che si è imposto Zhang, anche perché sono necessari tempi tecnici per strutturare l’operazione, almeno sei settimane.

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Zhang deve restituire il debito ad Oaktree: un finanziatore per salvare l’Inter (Ansa Foto) – Tvplay

Se entro marzo non sarà trovato un nuovo finanziatore, Zhang potrebbe essere costretto a cedere il club. Negli ultimi anni solo BC Partners, un fondo londinese, a fine 2020 è arrivato ad una due diligence senza trovare l’intesa. Raine Group è al lavoro e negli ultimi anni diversi i foldi del Golfo Persico o statunitensi che avevano mostrato interesse.

Esiste anche la possibilità che proprio Oaktree diventi il proprietario del club, come accadde con il Milan passato ad Elliott. Una soluzione da non sottovalutare anche se al momento il fondo Usa segue cosa succede in casa Inter attraverso la divisione del debito, non dell’equity.

Entro il mese di marzo, poi, l’Inter ha un altro impegno da onorare; dovrà infatti presentare all’Uefa le previsioni di bilancio a dimostrazione che il club stia rispettando il settlement agreement sottoscritto con Nyon. L’ultimo bilancio è stato chiuso con 807 milioni di euro di debito lordo (409 da un bond), un patrimonio netto passivo di 161,9 milioni di euro e -395 milioni di posizione finanziaria netta.

L’ultimo bilancio si è chiuso con un -85 milioni, numeri in miglioramento che hanno come scopo il pareggio di bilancio in 2/3 anni. Il club nerazzurro rientra nei parametri di liquidità fissati dalla Figc ma i nerazzurri sranno ugualmente costretti ad un mercato in attivo per non peggiorare la situazione.

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