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DI LIVIO: “LA JUVE HA BUTTATO VIA DUE PARTITE, SE L’INTER NON VINCE INZAGHI DEVE ANDARE VIA. LUKAKU? SI STA ROVINANDO…”

Di Livio

Angelo Di Livio, ex giocatore di Juve e Fiorentina, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni ufficiali di TvPlay.

“LA ROMA NON AVREBBE DOVUTO GIOCARE QUESTO PRELIMINARE, DE ROSSI HA PORTATO LE SUE IDEE” – “Secondo me questo preliminare la Roma non lo doveva fare, ma doveva stare a guardare. Il girone che hanno affrontato i giallorossi era abbordabile ed erano troppo più forti delle altre. De Rossi è stato chiamato per sistemare le cose, ma ora si trova a giocare una partita di cui non ha responsabilità. Lui vuole far giocare la squadra e ci sta riuscendo, poi è chiaro che deve ancora limare alcune situazioni. Col Feyenoord sarà una doppia sfida, loro avranno grande voglia di rivalsa quindi la Roma si potrà anche permettere di perdere 1-0 per poi giocarsi tutto al ritorno in un Olimpico pieno”. 

“PELLEGRINI NON GIOCAVA CONTRO MOURINHO, DE ROSSI LO STA VALORIZZANDO” – “Pellegrini risolverà questa vicenda, non si è mai visto un giocatore giocare contro l’allenatore, sono tutte baggianate. Quando le cose non vanno bene ci può stare che ci siano dei confronti, ma dire che Pellegrini ha giocato contro Mourinho lo ritengo ingiusto. In ogni caso lui si trova a suo agio stando nel vivo del gioco e questa nuova idea di calcio portata da De Rossi lo sta valorizzando perché lui è un tuttocampista. C’è sicuramente stato un periodo in cui ha giocato poco, ma nella prima stagione di Mourinho fece molto bene”. 

“MOURINHO VA RISPETTATO, MA LA SUA ROMA NON DECOLLAVA” – “Mourinho è giusto rispettarlo per la carriera e per quello che ha vinto, ma in questa stagione la Roma con lui in panchina non decollava. Era lontana dalla zona Champions e fuori dalla Coppa Italia quindi la società ha voluto optare per una scossa, credo che inconsciamente ci fosse un po’ di logorio nel rapporto tra i calciatori e il tecnico portoghese”.

“LA LAZIO NELLA PARTITA DI RITORNO DOVRA’ PUNTARE SULLE RIPARTENZE” – “La Lazio ha fatto una buonissima prima partita ma purtroppo ci sarà anche il ritorno. I biancocelesti hanno saputo soffrire. Io se fossi Sarri, perché al ritorno si dovranno difendere anche se il Bayern non l’ho visto molto preparato tatticamente, dovrà puntare sulle ripartenze: Isaksen, Felipe Anderson e Pedro potranno infatti esaltarsi con questi scenari, con anche lo stesso Immobile che è più forte ad attaccare la profondità e gli spazi”. 

“SPINAZZOLA MEGLIO DI ANGELINO, PAREDES IN CRESCITA, ORA E’ INAMOVIBILE” – “Spinazzola lo vedo meglio ultimamente, e sinceramente lo vedo meglio del nuovo acquisto Angelino perché ha più spinta e propensione offensiva. Paredes? Non è del livello di De Rossi ma le caratteristiche sono quelle e penso che il tecnico ci stia lavorando attentamente con l’argentino, ad oggi è inamovibile. La sua partita con l’Inter è stata di alto livello. Stasera contro il Feyenoord serve personalità e ci vuole un mediano che giochi pulito, gestisca bene palla e non perda la testa, credo che Paredes possa fare bene”. 

“GIUSTO FARE UNA GESTIONE CAMBI DIVERSA, AVREI PUNTATO SU BALDANZI” – “Due, tre giocatori vanno cambiati in queste situazioni. Non lo chiamerei turnover ma gestione: Zalewski sta dando dei segnali importanti quindi De Rossi gli vuole dare una possibilità, mentre Bove lo considero come un titolare. Non mi aspettavo Dybala dall’inizio ma avrei puntato su El Shaarawy insieme a Baldanzi che secondo me merita di giocare”.

“LUKAKU STA CAMBIANDO STILE DI GIOCO E SI STA ROVINANDO” – “Lukaku aveva altre caratteristiche nelle scorse stagioni. Lui era fortissimo in profondità, non lo prendevi mai, mentre ora sta cambiando tipo di gioco: viene incontro, gioca solo spalle alla porta e fa sponda, ma si sta rovinando perché è prevedibile e pigro. Prima era una forza della natura, con Conte è stato al top. Non vorrei che si stia allenando per fare solo questo gioco spalle alla porta, perché un bravo attaccante deve saper fare la sponda per poi aggredire forte la profondità”. 

“LA JUVE NON POTEVA VINCERE LO SCUDETTO MA HA BUTTATO VIA DUE PARTITE” – “Allegri secondo me ha fatto più del dovuto ma sinceramente non credevo a una Juventus che potesse vincere lo scudetto. Sono arrabbiato con la squadra perché hanno buttato 5 punti contro Empoli e Udinese. Poi l’Inter avrebbe vinto comunque, ma vincendo quelle partite continuavi a mettergli pressione. La Juve gioca una volta a settimana, Milik è meno forte di Vlahovic ma resta un attaccante di livello per cui certe partite non vanno perse”.

“DOPO MILANO MI ASPETTAVO JUVE RABBIOSA, LE GRANDI SQUADRE DEVONO CONVIVERE CON LA PRESSIONE” – Dopo la sconfitta di Milano io mi aspettavo una reazione più rabbiosa. In casa tua devi devastare tutti se hai veramente la fame di tornare a certi livelli. Io credo che chi gioca nelle grandi squadre debba convivere con la pressione. La Juventus non vince lo scudetto da diversi anni e mi fa arrabbiare che l’allenatore non ne parli. Allegri deve essere conscio che alla Juventus si deve vincere lo scudetto, bisogna provarci fino in fondo e non si può giocare a nascondino. Stesso discorso per Pioli e Inzaghi che non può assolutamente farselo portare via in questa stagione. L’Inter è più esperta e matura degli ultimi anni. Se Inzaghi perde uno scudetto così, deve andare via”. 

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