La Serie A si scontra nuovamente con la FIGC: i motivi e le possibili conseguenze della “guerra” scoppiata nel calcio italiano.
Non c’è stato un avvicinamento tra la Lega Serie A e la FIGC, andati nuovamente allo scontro dopo l’ennesima riunione sul futuro del calcio italiano. Le parti hanno idee e pareri differenti su una serie di tematiche e per il momento non riescono a trovare un punto d’incontro. La conferma arriva dalle dichiarazioni molto dirette dal presidente Lorenzo Casini, deluso e indispettito dall’esito dell’incontro.
Sono settimane che si parla dei possibili cambiamenti per il nostro campionati ma ancora non ci sono stati passi concreti verso una direzione diversa da quella attuale. Ci sono alcuni club, soprattutto i più ricchi e famosi, che spingono per una rivoluzione frenata però dalle altre società e anche dal governo stesso del calcio.
Insomma c’è tempo per prendere le decisioni opportune ma si respira ancora tantissima confusione su diversi aspetti. E’ difficile mettere d’accordo tutti, soprattutto quando ci sono più parti in causa che legittimano la loro voce e potere a riguardo. Di fatto l’assemblea odierna si è conclusa con un nulla di fatto lasciando in sospeso le proposte messe sul tavolo.
Si è sollevata un’altra fumata grigia dal colloquio tra a Lega Serie A e la FIGC che hanno ribadito posizioni molto distanti tra loro. A oggi non si è arrivati a un compromesso e non ci sono segnali di speranza ma i due organi si riaggiorneranno presto cercando un modo per superare diversi questioni attualmente irrisolte.
Nella seguente conferenza stampa Lorenzo Casini ha fatto il punto della situazione che però non si è discostato di molto dell’ultima volta: “Per quanto riguarda i temi federali, l’assemblea ha esaminato il documento FIGC e non è rimasta soddisfatta dalle priorità segnalate. dove viene posticipato l’intervento sulla governance del sistema federale e sul riequilibrio di pesi e rappresentanze”.
Non mancano le situazioni incerte come la Superlega (“L’ad De Siervo ha riportato l’esito dell’incontro, poi non si è discusso. Si aspetta di capire cosa accadrà dopo la decisione della giustizia europea, ma non c’è stato un dibattito”); il passaggio da 20 a 18 squadre (“Non ne abbiamo parlato. Un altro tema è la sovrapposizione delle partite di campionato con le coppe europee, che diventerà inevitabile. Prima di discutere di format alternativi, è opportuno chiarire alcune cose”) e sul calendario (“E’ stata presentata la bozza di calendario internazionale dove le partite sono aumentate negli ultimi anni, che verrà approvato a marzo ed è iniziata una discussione interna alla Serie A relativamente al numero di partite, in vista anche delle decisioni che riguarderanno le competizioni italiane”).
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