L’ex arbitro Luca Marelli è intervenuto in diretta su TvPlay.
“EPISODI RAZZISTI FANNO CLAMORE SOLO IN SERIE A, E’ UN PROBLEMA DA AFFRONTARE ALLA BASE” – “Non sa nessuno cosa sia successo veramente in campo tra Acerbi e Juan Jesus, se no non si sarebbe attivata la Procura Federale che è già intervenuta nel post partita per fare domande su quanto accaduto. Per me nessuno è colpevole finché non ci sono prove concrete, motivo per cui bisogna aspettare ulteriori accertamenti per capire cosa sia successo. Questi episodi fanno clamore quando succedono in partite di Serie A o in Serie B, ma se uno va a cercare nelle categorie inferiori sono purtroppo situazioni che succedono frequentemente: in prima categoria o nelle giovanili ci sono stati casi anche poche settimane fa, con squalifiche da 10 giornate in su. E’ un problema che va affrontato alla base. Quello che conta è che si faccia una lotta feroce a un qualcosa che è diffuso in tutto il territorio”.
“POSSIBILE SQUALIFICA MINIMA DI 10 GIORNATE PER ACERBI” – “Può essere anche che ci sia il dialogo con l’arbitro, ma va accertato che sia Acerbi ad aver detto qualcosa, non tanto il dialogo di Juan Jesus col direttore di gara. Squalifica Acerbi? Potrebbe prendere minimo 10 giornate, come spiega il codice sportivo”.
“L’ARBITRO NON E’ INQUISITORE, SARA’ LA PROCURA A FARE CHIAREZZA” – “L’arbitro non è un inquisitore, ma deve far rispettare le regole. Se avesse sentito un insulto di stampo razziale avrebbe dovuto espellere il calciatore. La Procura Federale ha aperto un’inchiesta, anche se sul rapporto arbitralo non è stato inserito nulla, ma chiaramente verranno portate avanti le indagini. Da un punto di vista arbitrale la situazione finisce qui, visto che non ha sentito nulla. Io aspetto quelle che saranno le risultanza della Procura, che è un organismo troppe volte finito al centro delle polemiche ma che garantisce sempre serietà”.