Milan, Bennacer sul Ramadan: “Pioli mi ha aiutato tanto”. Interessante dichiarazione del centrocampista alla vigilia del match contro la Roma
Per molte società di calcio rappresenta spesso un problema di difficile soluzione. Tutti i club che in organico si ritrovano calciatori di religione islamica considerano il periodo del Ramadan un periodo non facile da gestire. Per tutti coloro che non ne conoscono i dettagli, il Ramadan è il nono mese dell’anno, di 29 o 30 giorni. Secondo la pratica islamica è il mese in cui tutti i musulmani sono obbligati a digiunare dall’alba al tramonto con l’intento di commemorare la prima rivelazione del Corano a Maometto. E i calciatori che seguono nei minimi particolari i dettami dell’Islam si astengono puntualmente dall’assumere alimenti di ogni tipo per quasi tutta la giornata. Questa prassi, se affrontata in modo sbagliato, può creare molti problemi ai giocatori stessi e alle squadre in cui militano.
Uno di questi è Ismael Bennacer, ventiseienne centrocampista algerino del Milan e della Nazionale nordafricana. Bennacer è un pupillo di Stefano Pioli che nell’estate del 2019 ne consigliò il suo acquisto dall’Empoli all’allora direttore generale Paolo Maldini. Intervistato alla vigilia dell’andata dei quarti di finale di Europa League tra i rossoneri e la Roma, il regista rossonero ha parlato proprio del Ramadan, terminato appena ventiquattro ore fa.
Bennacer, che a a causa di qualche infortunio di troppo ha dovuto saltare un intero segmento della stagione, ha elogiato apertamente il suo allenatore e la società stessa, che a so dire ha saputo gestire al meglio l’intero mese di digiuno imposto dal Ramadan.
Milan, Bennacer elogia Pioli e la società: “Gestione perfetta di un periodo particolare”
“Cosa cambia per me ora che il Ramadan è finito? Sinceramente non cambia tanto – ha sottolineato Bennacer -, perché il mister ci aiuta tantissimo quando lo facciamo. Anche i dirigenti hanno gestito molto bene la cosa e li ringrazio, perché non è così ovunque“. In effetti il Milan è una di quelle poche società che ha saputo affrontare al meglio i trenta giorni di digiuno.
Ora che l’obbligo di astenersi da qualsiasi tipo di alimentazione si è concluso, l’ex gioiello dell’Empoli potrà tornare alle consuete abitudini alimentari come tutti i suoi compagni: “Per me ora sarà anche meglio, perché potrò bere e mangiare quando voglio ed avrò più energia, anche se durante il Ramadan ho registrato dati che non avevo mai fatto prima d’ora“.
Eccolo, il paradosso: pur vivendo un regime alimentare anomalo Bennacer ha visto crescere parecchio in questo mese proprio la sua condizione fisica. Merito della sua professionalità e della gestione del club.
