Napoli pronta a fare meglio nel 2023, portando avanti quanto di buono fatto nel 2022. C’è chi però dovrà riscattarsi da un anno deludente.
Aver conquistato l’accesso alla Champions League la scorsa stagione e l’aver conquistato il primo posto in classifica in prima questa parte di stagione, conferma la bontà del lavoro svolto da società e tecnico in questo primo anno e mezzo di lavoro insieme. Un lavoro certosino, mirato, con dovizia dei particolari e improntato al successo.
Una ricerca costante della collettività, dell’impegno, della mentalità vincente, di quella voglia di superare i propri limiti, proprio per ridurre quel gap che vi è sempre stato con Juventus, Inter e Milan. Un’intensità e una modalità di lavorare, che ha permesso agli azzurri di riprendersi di nuovo la scena sia in Serie A che in Champions League.
Napoli, i flop 5
Nonostante però gli ottimi risultati ottenuti finora da Luciano Spalletti sulla panchina dei partenopei, non si possono nascondere le problematiche che il tecnico toscano ha dovuto affrontare. Una di queste è stata la poca costanza di un grande calciatore come Piotr Zielinski che, se come interno di centrocampo riesce a fare cose egregie, da trequartista centrale ha dimostrato di avere grosse difficoltà, offrendo prestazioni al di sotto delle proprie capacità.
Altrettanto altalenanti, soprattutto nella prima parte del 2022, sono state le prestazioni di Hirving Lozano che, proprio per questo motivo è stato spesso indicato come alternativa a Politano. Deludente è stata invece la stagione di Diego Demme che, dopo l’anno e mezzo con Gattuso, ci si sarebbe aspettato un qualcosa di più con il tecnico toscano. Un qualcosa che però non è mai giunto e che potrebbe portare all’addio. Deludenti e per niente da Napoli, anche se per motivi diversi, hanno dimostrato di esserlo Malcuit e Ghoulam. Due terzini che hanno imposto a Di Lorenzo e Mario Rui di fare gli straordinari nella passata stagione.