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Meret, non era diventato un fenomeno ma guai a distruggerlo: perché merita fiducia

Meret Napoli

Alex Meret non si era trasformato improvvisamente in un fenomeno, ma l’errore contro il Bologna non deve condurre ad un linciaggio mediatico: ecco perché merita assoluta fiducia 

Meno di due settimane fa, Alex Meret ha prolungato il proprio contratto con il Napoli fino al 2024, con l’opzione di un altro anno aggiuntivo. Le parti sono riuscite a trovare un accordo che, solamente fino a 2 mesi fa, sembrava impossibile. Le voci di Kepa Arrizzabalaga e Keylor Navas infiammavano la piazza partenopea, orfana di Ospina e convinta che il giovane portiere friulano non fosse assolutamente all’altezza della maglia azzurra.

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Alex Meret, portiere del Napoli (Ansa)

Sfumato l’approdo dei due estremi difensori alla corte di Luciano Spalletti, è stata data fiducia a chi in casa c’era già. Quell’Alex Meret che aveva saputo conquistare la fiducia dei propri tifosi, salvo poi perdersi nelle incertezze personali. Errore, dopo errore, la fiducia è venuta a mancare e la scorsa stagione è stata l’emblema del tracollo.

Serviva una scossa, perché quest’anno sarebbe stato lui il titolare del Napoli e non poteva più permettersi certe serate no, almeno non così spesso. Gli incubi della gara di Empoli hanno riecheggiato a lungo tra i malumori della piazza, ma il mercato ormai aveva fatto il suo corso e la stagione è iniziata.

Meret: né un fenomeno, né panchinaro. Merita la giusta fiducia

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Meret divide l’opinione dei tifosi (Ansa)

Un inizio spettacolare per il Napoli, reduce da 10 vittorie consecutive tra campionato e Champions, primo in entrambe le competizioni ed ancora imbattuto. Non solo Kvaratskhelia, Raspadori, Simeone, Lobotka, Kim e Anguissa: tra i grandi protagonisti di questo avvio c’è stato anche Alex Meret. Perché il portiere del Napoli, seppur non sempre perfetto, è apparso più sicuro di sé e ha saputo guidare con più attenzione la super difesa composta dal sopracitato Kim e da Rrahmani.

Il rigore parato contro il Lecce e le due super parate con il Milan, sono anche la testimonianza pratica di interventi decisivi per il risultato finale. Un fenomeno tutto d’un tratto? Assolutamente no, Meret ha ancora delle lacune evidenti, specialmente in uscita, ma con la fiducia di Spalletti e della piazza e con il duro lavoro è riuscito a trasmettere più fiducia.

Il grossolano errore di ieri contro il Bologna, con un maldestro tentativo di bloccare la conclusione dalla distanza di Barrow, è un episodio chiave della stagione. Meret è consapevole dello sbaglio, ma lo stadio ha applaudito e non ci sarà l’ennesimo secondo portiere di turno a togliergli il posto. L’errore di ieri lo deve rendere ancor più consapevole delle sue responsabilità, suggerendogli ulteriore allenamento in campo e, anche mentale. Da uno sbaglio, per un ruolo ingrato come quello del portiere, ci si rialza ed il modo migliore per farlo è contro la Roma domenica prossima all’Olimpico. Perché Alex non si è trasformato in un fenomeno, ma guai a linciarlo.

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