Meloni ha scelto Andrea Abodi, che come ministro dello Sport dare una svolta al calcio italiano, con una mossa importante per la Nazionale.
Dopo le elezioni settembre, è pronto ad insediarsi il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Dopo le indiscrezioni di ieri, poi, sono oggi stati resi noti i nomi di tutti i ministri che formeranno il Consiglio. Per lo sport, le voci sono confermate, il nuovo ministro sarà il sessantaduenne romano Andrea Abodi.
Figura importante nel mondo dello sport da più di 20 anni, il nuovo ministro è stato in particolare ex presidente della Lega Serie B. Su di lui, si puntava anche come amministratore delegato della Fondazione Milano-Cortina. Eppure, alla fine Meloni gli strappato un prezioso sì, che potrebbe fare la differenza soprattutto per quanto riguarda il mondo delle infrastrutture nel calcio. La prima mossa del governo potrebbe infatti rappresentare una svolta assoluta nella storia recente del calcio in Italia.
Abodi nuovo ministro dello Sport: perché la sua esperienza può dare una svolta anche alla Nazionale
Il fattore chiave, come segnala il sito della Gazzetta dello Sport, potrebbe essere sicuramente il fatto che Abodi sia stato coinvolto in tutti i dialoghi riguardo alla costruzione dei nuovi impianti in Italia. In passato, il suo nome è stato fatto anche come presidente della Lega Serie A, per una credibilità derivata anche dal lungo lavoro nella società Media Partners, diventata poi Infront, guidata da lui fino al 2002.
In carica come ministro dello Sport e dei Giovani, dunque, l’apporto nella costruzione di nuove infrastrutture potrebbe risultare decisivo. Anche perché, tornando specificatamente sul calcio, la prima mossa del nuovo governo dovrebbe essere l’appoggio ufficiale alla candidatura per ospitare in Italia gli Europei del 2032. Un piano che dovrebbe portare con sé un programma di investimenti che, senza alcun dubbio, potrebbe cambiare le cose anche per la Nazionale.
Dapprima, però, la prova dura sarà anche l’approccio alla questione del caro bollette, per salvare il futuro di tutte quelle strutture che invece rischiano la chiusura in seguito all’aumento dei costi. Un compito sicuramente non semplice, ma che ribadisce l’importanza dello sport come compartimento della cultura da salvaguardare per il bene del paese.
