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De Ketelaere al Milan, un errore? Maldini non lo voleva, ma adesso lo difende

De Ketelaere al Milan, un errore? Maldini non lo voleva, ma adesso lo difende

Charles De Ketelaere sta deludendo al Milan ma le caratteristiche del giocatore e il valore dell’investimento richiedono maggiore pazienza

Il flop del Belgio ai Mondiali si vede nel gol sbagliato da Lukaku a porta vuota contro la Croazia o nelle prestazioni impalpabili di Kevin De Bruyne. In questa disfatta, è rimasto ai margini Charles De Ketelaere, l’acquisto più costoso della gestione Maldini-Massara al Milan. Avrebbe dovuto rappresentare il segnale del cambio di passo, il primo salto in alto sul piano delle ambizioni della proprietà RedBird.

De Ketelaere al Milan, un errore? Maldini non lo voleva, ma adesso lo difende
De Ketelaere al Milan, un errore? Maldini non lo voleva, ma adesso lo difende (ANSA)

La trattativa, conclusa con un maxi-investimento superiore ai 30 milioni, è iniziata nell’agosto del 2021 con una telefonata tra Dario Simic e Frederic Massara. E’ un dettaglio importante. Massara ha infatti spinto più di Maldini per il belga, ha detto in diretta a Tv Play Enrico Camelio. Il terzino icona del Milan e della Nazionale ha avuto sempre un debole per Niccolò Zaniolo, che tra l’altro in queste ore è a Milano. La sua presenza ha dato vita a prevedibili rumors di mercato e ipotesi sul suo futuro.

Se Zaniolo potrebbe essere l’eventuale colpo rossonero in caso di partenza di Leao, resta una domanda: cos’è oggi Charles De Ketelaere? Un errore o un colpo in prospettiva che ha solo bisogno di adattarsi?

De Ketelaere al Milan, ogni limite ha una pazienza

 

De Ketelaere al Milan, ogni limite ha una pazienza
Gabriele La Manna a TvPlay ha parlato anche di De Ketelaere

Come diceva Totò storpiando un famoso proverbio, “ogni limite ha una pazienza”. Anche quello del Milan. Finora il belga ha innegabilmente deluso, altro che paragoni con Kakà. Va detto anche che Pioli si è dimostrato allenatore capace di distinguere il tempo per seminare e il tempo giusto per aspettare. Ha aspettato Sandro Tonali, che secondo molti tifosi il Milan avrebbe fatto bene a non riscattare dopo la prima stagione e adesso è il faro del centrocampo. Ha aspettato anche Leao, con i risultati sotto gli occhi di tutti. Per cui, sebbene ogni calciatore faccia storia a sé, il tecnico e CDK, per quanto fatto vedere al Bruges e a sprazzi nelle prime partite in rossonero meritano di vedere il limite della pazienza spostato un po’ più in là.

“Diamo tante responsabilità a questi ragazzi. Dobbiamo supportarli di più” ha detto Maldini, ritirando il premio Golden Boy come miglior dirigente della scorsa stagione. E in occasione del Festival di Trento della Gazzetta dello Sport ha rinforzato il concetto. De Ketelaere ha bisogno di tempo, ha detto, “un 2001 non è pronto per farsi carico di tante responsabilità in un club come il Milan. Conosciamo le strade per portare a crescere i giovani, su di lui abbiamo pochissimi dubbi”.

Oggi il belga, ha detto l’operatore di mercato Gabriele La Manna a calciomercato.it su Twitch Tv Play, sta “affrontando una problematica che non è di tipo tecnico. E’ un giocatore forte. Al Milan credo stia soffrendo l’ambientamento e l’impatto. Non è facile. Sta al Milan e la maglia pesa. Tutti aspettano che il giocatore esca subito, ma bisogna dargli tempo. E’ un giocatore che devi aspettare. Chi si aspetta che esca subito sbaglia. Lo vedremo nel prossimo biennio“. Magari non sarà mai il nuovo Kakà ma può certamente diventare un giocatore più importante di quanto visto finora.

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