Chris Smalling può lasciare la Roma. Questo scenario non tranquillizza Tiago Pinto che avrebbe trovato già il sostituto.
Chris Smalling fa preoccupare la Roma. Il centrale inglese in giallorosso sta bene e rende a dovere: nello scacchiere di Mourinho, è quello che ha dato maggiori certezze durante la prima parte di stagione. Difende, segna e si fa trovare ovunque. Un uomo, una risorsa. Proprio per questo, il ragazzo di Greenwich è pronto per il salto di qualità dopo la sosta del Mondiale: vuole dare l’accelerata l’ex Manchester United.
Obiettivo che gli riconosce anche il mercato. Smalling, infatti, torna ad essere un pezzo pregiato: quello che si definirebbe, senza troppi giri di parole, un oggetto del desiderio. Tutte lo vogliono, ma poche sono le compagini a poterselo permettere. Allora aspettano la scadenza. A giugno Smalling sarà un giocatore potenzialmente libero: Inter e Juventus sono alla finestra e non è detto che l’inglese riesca a trovare l’accordo con i giallorossi. Pinto ha già dimostrato che intende tenere i propri giocatori più rappresentativi. Zaniolo docet, ma è chiaro che se arriva un’offerta la ascolta. O peggio ancora: rischia di perdere tutto a zero. A meno che non dovesse spuntare un accordo prima.
Roma, Smalling non esclude l’addio: chi è il suo erede
C’è tutto questo e anche di più nell’estate romanista che deve trovare una quadra, ma questo dipenderà molto dal piazzamento finale in classifica. Pinto parlerà con Smalling, ma per evitare brutte sorprese si sta guardando intorno alla ricerca del sostituto. Rimpiazzare il muro di Greenwich non è cosa da poco, ma talvolta basta saper cercare: gli occhi sono finiti sul giovane polacco Jacob Kiwior dello Spezia.
La Roma avrebbe già parlato con l’entourage del calciatore per un accordo di massima. Lo Spezia parte da una base d’asta di 15 milioni di euro, la concorrenza è folta: sul classe 2000 c’è anche il Milan. I rossoneri aspettano per capire che aria tira, ma sono pronti a tentare la sortita. La Roma non è sola, ma vuole la certezza di non esser mal accompagnata. Se Smalling dovesse partire, sarebbe un problema. Figuriamoci l’assenza di un potenziale rimpiazzo.
