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Inchiesta Juventus, Chiellini ammette tutto: “Sapevamo ovviamente che…”

Chiellini inchiesta Juventus

L’inchiesta Juventus è ancora un fardello per i bianconeri tutto da risolvere: perché le parole di Giorgio Chiellini lanciano un segnale chiaro. Tutti i dettagli. 

Resta ancora da decidere quando il giudice per le udienze preliminari fisserà la data, ma ciò non avverrà prima del mese di febbraio, intanto l’inchiesta Prisma va avanti. Le indagini sui conti della Juventus sono l’argomento principale dibattuto ormai da settimane. Ora emergono nuovi dettagli sulle parole di Giorgio Chiellini, ex bianconero ascoltato dagli inquirenti lo scorso 4 aprile.

Chiellini inchiesta Juventus
L’inchiesta della Juventus e le parole di Chiellini, la questione si complica (ANSA)

Le tesi della Procura di Torino emergono chiaramente e parlano di un fattore mensilità, con tanto di accordo, al centro delle indagini. Le contestazioni di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato sono le accuse dalle quali il club dovrà difendersi. A distanza di mesi emergono nuovi dettagli sulle dichiarazioni del difensore che ha vinto l’ultima MLS con i Los Angeles FC.

Inchiesta Juventus, le parole di Chiellini

La questione riguarda una discrepanza fra quanto scritto nel comunicato e quanto corrisponderebbe invece alla realtà. Ed è proprio il paragone che starebbe creando non pochi problemi alla società dell’ex presidente Andrea Agnelli. Una cosa sarebbe il comunicato pubblicato a marzo 2020, un’altra invece quanto stabilito.

Chiellini inchiesta Juventus
L’inchiesta Juventus e le parole di Giorgio Chiellini (ANSA)

Tutti eravamo comunque a conoscenza che il comunicato stampa sarebbe stato diverso dagli accordi. Ho capito le ragioni della vostra domanda, noi abbiamo rinunciato per il bene della società, poi nel bilancio non so cosa abbiano messo. O meglio, so che hanno messo i 90 milioni di rinuncia, non so se era corretto o meno farlo“, commenta Chiellini parlando con gli inquirenti.

Di fatto, almeno per la Procura di Torino, ci sarebbero da analizzare le quattro mensilità, precedentemente tagliate, e poi successivamente pagate (sarebbero 3 ndr). Le parole di Chiellini risalgono al 4 aprile 2022 ed emergono in qualità di persona informata sui fatti. Come se non bastasse, inoltre, emergono i commenti dei magistrati. “In questo documento non c’è traccia dell’alternativa tra una/due mensilità; non c’è riferimento alla ripresa dell’attività“, si legge.

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