Perché l’affare tra il Napoli e Federico Marchetti sfumò improvvisamente: la verità sull’operazione.
L’ex portiere della Nazionale è stato ad un passo dal coronare il suo sogno. Federico Marchetti, estremo difensore che ha disputato da titolare due partite su tre ai Mondiali 2010 a causa dell’infortunio di Buffon, è cresciuto con l’idolo di Pino Taglialatela, ex numero 1 del Napoli.
Attualmente svincolato, Marchetti ha trascorso le ultime stagioni da non protagonista. Per anni è stato titolarissimo alla Lazio, poi è passato al Genoa nel 2018 fino all’estate del 2022, quando ha concluso la sua esperienza in rossoblu. Proprio in Liguria ha infilato pochissime presenze, meno di quanto si aspettasse dopo il suo trasferimento. E pensare che avrebbe potuto giocare molto di più a Napoli: ecco perché saltò l’affare con la squadra di Carlo Ancelotti.
Marchetti: “Napoli, che rimpianto. Mi dissero di aspettare, poi…”
Nel corso della trasmissione su TvPlay, Federico Marchetti ha raccontato di avere un grosso rimpianto rispetto a quanto fatto in carriera: “Napoli è il mio grande rimpianto, quello stadio forse è quello che mi ha dato più emozioni, abbiamo giocato gare importanti lì con la Lazio – spiega emozionato il 39enne – Quattro anni fa potevo giocare in azzurro”.
“Il Genoa mi aveva contattato già ad aprile 2018, perché credo che avessero già un accordo per cedere Perin. Il Napoli mi chiese di aspettare, avevano già preso Meret e Karnezis, ma quest’ultimo non aveva convinto. Poi però firmai con i rossoblu e il club azzurro acquistò il cartellino di Ospina – ha aggiunto l’ex Grifone – Avrei giocate parecchie partite a causa dell’infortunio di Meret“.
Infatti, l’attuale titolare azzurro ebbe subito problemi fisici durante il primo ritiro con Ancelotti, tant’è che alla prima giornata di campionato Karnezis fece il suo esordio contro la Lazio all’Olimpico, risultando determinante con le sue parate. Pochi giorni dopo arrivò Ospina, che rubò subito la scena e conquistò un posto nel cuore dei napoletani. Marchetti, invece, giocò pochissimo quella stagione al Genoa e fu superato nelle gerarchie dal giovane Radu.
