Il giornalista Daniele Autieri è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su TVPlay. Tanti i temi sul tavolo di discussione.
Daniele Autieri, giornalista di Report e Repubblica, a calciomercato.it in onda su TvPlay ha parlato del servizio di ieri sera sull’inchiesta Prisma . Queste le sue parole:
IL SERVIZIO DI REPORT – “A mio avviso l’elemento più significativo è la sistematicità. Leggendo gli atti dell’indagine e parlando con le persone coinvolte emerge che a un certo punto la Juve si è trovata in una reale difficoltà finanziaria e ha messo sul piatto tutte le sue competenze per cercare di appianare i suoi debiti in modo sistematico, quindi il tema della manovra stipendi, delle plusvalenze, dei calciatori trattati come figurine, dove conta l’ammontare che riesci a mettere a bilancio e non il giocatore… questo è un po’ il segnale della sconfitta del calcio, quando il castello che metti in piedi non regge più e crolla sulla squadra in campo. E’ un problema che coinvolge tante squadre della Serie A, la Juventus in larga parte perché è quotata in borsa e quindi soggetta a controlli particolari. Però la paura è che il sistema sia in grossa difficoltà”.
L’INTERROGATORIO DI GRAVINA – “Avevamo l’interrogatorio di Gravina che era un inedito assoluto, ne hanno parlato tanto i giornali ma noi avevamo i contenuti che sono significativi. Perché viene fuori il tema media company, i mancati controlli del calcio sulle plusvalenze. Poi chiaramente è un’inchiesta giudiziaria. Quello che si fa è cercare di dare voce ai protagonisti, è difficile andare su quanto sta facendo la Guardia di Finanza, siamo ancora alla richiesta di rinvio a giudizio. Abbiamo messo insieme tutto quanto riguardava la Juventus e abbiamo tirato fuori delle perle ascoltando protagonisti come De Laurentiis, l’agente di Chiellini”.
ELEMENTI NUOVI E IL PROBLEMA PLUSVALENZE – “Devo dire che anche il manager che abbiamo protetto anche lui dice cose nuove e significative, emerge che alla Federcalcio erano stati portati a conoscenza di un problema plusvalenze già nel settembre plusvalenze, ben prima dell’attenzione della Consob e della Procura di Torino. Anche Gravina ha ammesso che si sta facendo poco sul valore dei giocatori. La Consob ti dice che quando c’è uno scambio per esempio tra Napoli e Juventus per due giocatori uno da 50 e uno da 60 milioni i milioni che ballano in realtà sono 10, non puoi mettere il 60 a bilancio. Invece le società usano proprio questo sistema, nelle carte trovi Arthur e Pjanic, trovi i valori dei giocatori e il +12 milioni finale. Su questo si può lavorare per sistemare il problema delle plusvalenze”.
LA JUVENTUS HA ACCUSATO DI NON AVER AVUTO SPAZIO – “Rispondono tutti così, da diversi anni sono a Report e il modo più facile per difendersi è dire che non c’è stato spazio. Ma non è vero, da più di un mese ero in contatto con l’ufficio stampa della Juventus, ho mandato un appunto con i temi del pezzo, ho chiesto di inserire la loro parte nel servizio. L’unica concessione è che sono stato accreditato alla conferenza stampa di Allegri per fargli una sola domanda. A me avrebbe fatto piacere sentire Andrea Agnelli o chiunque altro della Juventus ma non è stato possibile”.
PEZZO SULL’INTER? – “Negli ultimi due anni abbiamo fatto pezzi su tantissime squadre, non c’è nulla di personale sulla Juventus. Abbiamo fatto pezzi su Lazio, Milan, procuratori. Visto che il calcio è un settore industriale per il nostro paese immagino torneremo sul tema anche affrontando la questione delle altre squadre. La procura di Torino dice che il bilancio non è stato costruito in modo legittimo in trasparente, essendo la Juventus quotata in borsa il bilancio dev’essere trasparente per gli azionisti, mentre per la procura diverse voci sono fittizie”.