Milan e Inter potrebbero lasciare Milano per costruire il nuovo stadio: quali sono le squadre che giocano fuori dalla propria città.
Si prospetta un cambio epocale per Milan e Inter che, oltre a salutare San Siro, potrebbe addirittura lasciare Milano. E’ una delle possibili ipotesi per la costruzione dei nuovi impianti che sorgerebbe fuori nell’area metropolitana. Un caso eccezionale ma non il primo nel mondo del calcio dove ci sono stati dei precedenti e tutt’ora degli esempi di squadre che giocano fuori dalla propria città.
Il sindaco Giuseppe Sala ha profilato uno scenario rivoluzionario per Milan e Inter. Niente è ancora deciso ma sui tanti temi sul tavolo c’è anche quello che vedrebbe i rossoneri e nerazzurri migrare fuori dai confini cittadini. Un’eventualità che evidentemente non piace alla maggior parte dei tifosi, già molto affezionati a San Siro e non propensi a spostarsi di molti chilometri per seguire la propria squadra.
Dietro agli interessi economici però il calcio non guarda in faccia nessuno e se questa resterà l’unica soluzione ci sarà poco da fare. D’altronde in una città grande ma molto concentrata come Milano non è facile trovare aree vaste e adeguate per far sorgere altri due stadi senza demolire la “Scala del Calcio”.
Stadio Milan e Inter: i precedenti delle “squadre emigrate”
In queste settimane Milan e Inter stanno cercando di capire, insieme al governo, dove potrebbero spostarsi per ospitare le proprie partite casalinghe. Con la certezza che entrambe, dopo oltre un secolo di storia, sono favorevoli a staccarsi da San Siro c’è da decidere in quale posto iniziare i lavori per i nuovi impianti.
E’ evidente che fuori città ci siano spazi più estesi per far sorgere uno stadio di calcio e tra le tante idee si ragiona anche su questa opzione. Nel caso lo scenario diventasse realtà, Milan e Inter si andrebbero ad aggiungere a quelle squadre che per diversi motivi e con distanze diverse ogni volta quando giocava in casa è come se lo facessero in trasferta.
Nell’attuale Serie A c’è soltanto un esempio, quello del Sassuolo che non gioca nell’omonima città ma al Mapei Stadium situato nella vicina Reggio Emilia. Un piccolo spostamento (circa 20 chilometri) ma comunque effettivo che potrebbe assomigliare a quello destinato ai rossoneri e nerazzurri.
In passato però ci sono stati altri casi simili nel calcio italiano come il Carpi, obbligato a giocare allo stadio Braglia di Modena perché il suo impianto non era conforme ai parametri della massima categoria. All’estero poi c’è l’incredibile situazione della Shakhtar Donetsk che da anni, a causa dei conflitti bellici, ha cambiato innumerevoli sedi senza più tornare alla Donbass Arena.
