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Pioli sprona De Ketelaere: perché la sua è una grande bugia

De Ketelaere

Stefano Pioli suona la carica a Charles De Ketelaere e lo difende dalla critiche: la grande bugia in conferenza prima di Milan-Salernitana.

Charles De Ketelaere: mister 32 milioni. E’ l’uomo più discusso del Milan. Ancor più di Leao, che in questa stagione ha dimostrato alla Serie A di essere umano e di avere qualche calo nelle sue performance. Il belga doveva essere il colpo da sogno della formazione Campione d’Italia e invece si è quasi trasformato in incubo per i tifosi rossoneri, che credono ancora nella dirigenza, ma un po’ meno sulle potenzialità dell’attaccante.

De Ketelaere
Il commento di Pioli su De Ketelaere smascherato dai numeri (TvPlay.it)

Alla vigilia della sfida di campionato tra Milan e Salernitana, l’allenatore Stefano Pioli racconta in conferenza stampa di un De Ketelaere che “sta bene mentalmente e fisicamente“. Il peggio sembra passato: “Non è stato brillante prima della sosta – ha dichiarato in sala stampa – Ma le sue prestazioni sono in crescendo ed è pronto a offrire il suo contributo“. Nessuno mette in dubbio ciò che il tecnico rossonero possa osservare in allenamento, soprattutto in merito alla condizione atletica del ragazzo. Tuttavia, i numeri riflettono una realtà diversa e sembrano mettere in imbarazzo il calciatore in questione. Le prestazioni di De Ketelaere non sono affatto positive e in crescendo.

De Ketelaere, prestazioni poco convincenti: i numeri

Chiaramente, Pioli prova in tutti i modi a tranquillizzare il ragazzo classe 2001, presente e soprattutto futuro del Milan. Un investimento così importante non può essere smontato con aspre critiche da parte dello staff tecnico. E così, il mister rossonero difende a spada tratta De Ketelaere, anche quando i numeri dimostrano il contrario.

Charles De Ketelaere, attaccante Milan
Charles De Ketelaere e le parole di Stefano Pioli (TvPlay.it)

Per il tecnico, le ultime prestazioni del 90 rossonero sono in crescendo ma, oltre al gol che non arriva, Charles sta dimostrando di essere poco sereno in campo e sottoporta, come accaduto nella vittoria contro il Monza, quando ha avuto l’occasione di sbloccarsi. “Gli manca solo il gol”, commentava Pioli a fine partita, in riferimento ad una chance sprecata miseramente a due passi dalla porta. Ma gli otto possessi persi in 26 minuti raccontano anche altro. Una settimana dopo, contro l’Atalanta, è sceso in campo per poco più di un quarto d’ora, facendo poco o nulla di rilevante. Appena 13 palloni giocati, con 3 passaggi in avanti.

Invece, con la Fiorentina, Pioli ha schierato l’ex Bruges titolare, ma in 83 minuti di gioco è stato praticamente un fantasma. Bisogna aggiungere che tutta la rosa non ha disputato una partita memorabile a Firenze, tuttavia i 33 palloni giocati dimostrano quanto poco è stato servito dai suoi stessi compagni. Sempre nascosto tra i centrocampisti viola, mai pericoloso in area di rigore e solo una chance creata, con un solo cross minaccioso a fine primo tempo, principalmente dovuto ad un errore della difesa della Fiorentina.

Addirittura, con il Tottenham, Pioli non ha impiegato il suo attaccante. La partita non lo consentiva, ma per un calciatore valutato 32 milioni di euro, ci si aspettava di più. Anche in ambito europeo. Dunque, sentir parlare di prestazioni in crescendo, alla luce delle sue performance e del minutaggio registrato in questi mesi in Italia, sembra paradossale. Una rete lo sbloccherebbe, Pioli ci crede. Tutto il Milan continua a crederci. Forse lo stesso De Ketelaere inizia a crederci un po’ meno.

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