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DELIO ROSSI: “NON MI SENTO DI DIRE CHE LA LAZIO HA DOMINATO CONTRO LA ROMA”

Lazio-Roma, seconda vittoria dei biancocelesti: l'ultimo precedente

Delio Rossi è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su TvPlay. Ecco i temi trattati.

Lazio-Roma, seconda vittoria dei biancocelesti: l'ultimo precedente
Derby Roma, l’ultimo precedente con doppietta della Lazio (TvPlay.it)

“MI ASPETTAVO UNA GARA NERVOSA TRA ROMA E LAZIO E CHE SAREBBE STATA DECISA DA UN EPISODIO” – “Sì, mi aspettavo una partita così tra Roma e Lazio. Conosco l’importanza del derby, sapevo come le due squadre lo avrebbero affrontato avevo detto che sarebbe stata risolta da un episodio e non escludevo neanche che ci fossero state delle espulsioni. E queste ci sono state. Sono due squadre che in questo momento preferiscono, dovuto anche al momento particolare, giocare una partita che sarebbe stata chiusa da un episodio. Non mi sorprende il nervosismo”.

“DOBBIAMO GIUDICARE LA LAZIO A FINE STAGIONE, DEVE QUALIFICARSI IN CHAMPIONS” – “Non dobbiamo ragionare in termini di ultimo risultato. Bisogna ragionare in base agli obiettivi di inizio stagione e quelli che si centrano al termine. Se la Lazio riesce a centrare la Champions, credo che ha fatto un lavoro atto a favorire un risultato importante. La Champions per una squadra come la Lazio è importante. Se non ti qualifichi in Champions, chiaro che vengono fuori tutti i difetti della stagione come l’eliminazione dalla Coppa Italia, il non aver superato i gironi di Europa League e l’eliminazione dalla Conference. Dunque per giudicare una stagione bisogna aspettare prima il termine del campionato”.

“MOURINHO DEVE CENTRARE I SUOI OBIETTIVI ALTRIMENTI IL BILANCIO NON E’ POSITIVO” – “Mourinho, partiamo dal presupposto che stiamo parlando forse dell’allenatore più vincente in assoluto che allena in Italia, ma anche lui deve fare conto con i risultati e gli obiettivi. Quello che vale per gli avversari vale anche per lui. Se non entra tra le prime quattro e non va in finale di Europa League, sicuramente non è positivo il suo bilancio”.

“LA JUVENTUS HA MERITATO CONTRO L’INTER E QUESTO LA DICE LUNGA SUL NOSTRO CAMPIONATO” – “Ho visto poco o nulla della sfida tra Juve e Inter perché ho preferito vedere il ‘Clasìco’ tra Real e Barcellona. Ho visto solo gli highlights e ho visto la parte finale. Ho letto e sentito che la Juventus ha meritato di vincere e questo dato la dice davvero lunga sul nostro campionato che paradossalmente può essere deciso dalla Corte Federale e non da un dato sportivo. Questo non è giusto”.

“NON MI SENTO DI DIRE CHE LA LAZIO HA DOMINATO CONTRO LA ROMA” – “Stiamo parlando di una partita che, fino a quando si è rimasti in 11 contro 11, la Lazio aveva un predominio. Aveva tirato due volte da fuori area. La Roma gioca in quel modo, lascia il possesso agli avversari e non è mai in partita. Anche la Lazio sembrava non essere arrembante. I biancocelesti hanno trovato il gol su un episodio, sono passati in vantaggio e sono stati bravi a vincerla. Adesso, nella mia analisi, dire che la Lazio ha dominato di lungo e in largo non me lo sento di dire, siccome ho visto la partita”.

“ZACCAGNI NON CONVOCATO DA MANCINI? NON CONOSCO LE DINAMICHE” – “Zaccagni è uno dei pochi calciatori che ama l’uno contro uno, nel nostro calcio chi fa la differenza o sono quelli che hanno individualità tecniche superiori oppure chi ha l’uno contro uno. Uno dei calciatori che sta facendo la differenza è Kvara del Napoli. Zaccagni è un calciatore che se messo in condizione è uno dei pochi che ha l’uno contro uno. Milinkovic è un calciatore importante e mi aspetto che giochi sempre a quei livelli. Secondo me è ancora al di sotto delle sue abilità. Io non so perché Mancini non ha convocato Zaccagni. Forse ci sono dinamiche che non conosciamo”.

“SABATINI MANCA AL CALCIO ITALIANO, MA NON MI AVREBBE PORTATO ALLA ROMA PER I MIEI TRASCORSI” – “Con Walter Sabatini, tolto il fatto che abbiamo lavorato in squadre diverse, ci lega una bellissima amicizia e al di là del rapporto di amicizia sono anche una persona coerente, nel senso che so anche valutare l’operato delle persone, e secondo me è uno dei più bravi, dal punto di vista tecnico, tra coloro che svolgono il suo ruolo. Walter è una persona con valori. Manca al calcio italiano. Lui è tra i più bravi. Può darsi che l’ha avuta la tentazione di portarmi alla Roma quando lui lavorava lì, ma visti i miei trascorsi può darsi che l’ha accantonata”.

“IL PALERMO DEVE TORNARE PROTAGONISTA” – “Ho allenato tantissime squadre nella mia carriera e io sono rimasto affezionato a tutte le piazze in cui ho allenato. Ho legato tantissimo anche con il Palermo, dove ho conosciuto una regione e una città incredibile dove mi hanno voluto e continuano a volere bene. Li seguo sempre con affetto. Vorrei che il Palermo stesse stabilmente in Serie A e so che non è possibile perché la Serie B non è facile. Vorrei rivederlo protagonista come ho vissuto io il Palermo”.

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