La Lazio vince ancora e consolida il secondo posto. I biancocelesti sono pronti a entrare nuovamente in Champions, Sarri toglie ogni dubbio.
La Lazio vede allungare il proprio bottino dopo la vittoria contro il Monza. Il secondo posto è loro, in attesa che la corsa Champions entri nel vivo con la Roma che ancora deve giocare. Aver vinto lo scontro diretto nel Derby dà un’altra risma al tecnico cresciuto fra Bagnoli e Figline Valdarno che ingrana la marcia anche sul piano del gioco. Il Sarrismo oramai è biancoceleste con la voglia di fare altro e spingersi oltre. Sembra una frase fatta, ma Sarri ci crede davvero. Ora che i suoi pezzi da novanta rispondono presente.
Milinkovic Savic in primis: il serbo potrebbe partire a fine stagione, ma voci di corridoio dicono che resti ancora in biancoceleste. Stesso discorso per Sarri: chi asserisce che i problemi interni (il riferimento sarebbe alla “guerra intestina” con Tare) abbiano complicato le cose sbaglia. Questo afferma il tecnico ex Chelsea nel post gara: “C’è una bella atmosfera, il clima che si è creato alla Lazio mi piace. Voglio restare qui a lungo”. Una dichiarazione d’amore senza mezzi termini.
Sarri, futuro a Roma: i piani con la Lazio
La realtà è che Sarri ha finalmente chiarito quello che doveva in separata sede. È tempo, quindi, di altri discorsi: il domani non fa più paura. L’appuntamento è alle prossime partite, quando anche in casa Lazio si avranno le idee più chiare sul futuro. Chiaro come il sole che l’ingresso in Champions aprirebbe altre velleità, ma i complici resteranno quelli di un tempo. Lotito al timone e Sarri in panchina, Tare si vedrà. I rapporti con il DS sono tesi. Difficile pensare che si possa risolvere in breve tempo, ma i rapporti nel calcio – e nella vita – sono imprevedibili.
Anche il tecnico sembrava dovesse andare via, invece dichiara il suo amore per la Lazio dopo una vittoria importante. Quindi l’epilogo, dalle parti di Formello, è ancora da scrivere. La certezza in più, per adesso, si chiama Maurizio Sarri. Pilastro su cui mettere in mano l’avvenire dal punto di vista tecnico: le garanzie sul mercato arriveranno. C’è tempo, ma non troppo. La concorrenza non dorme mai, per questo arrivare a giugno con il prossimo progetto tecnico già deciso è un vantaggio. Anche in caso di cambio dirigenziale, DS in pole con Sabatini favorito sull’albanese ex Bologna, il raccordo con l’allenatore sarà la chiave del mercato estivo. Una delle due parti in causa ha dato il suo assenso: non resta che capire chi ci sarà dall’altra parte. La Lazio del domani passa dal Comandante.
