La Lazio al momento è per il momento saldamente seconda in classifica, ma attende ancora il rientro del suo capitano e bomber Ciro Immobile.
La Lazio di Sarri vola, complice il ruolino di marcia delle milanesi in campionato, che sta spianando la strada ai biancocelesti. L’unica insidia per la Lazio in questo momento è la Juventus. Qualora venissero restituiti ai bianconeri i 15 punti della penalizzazione, sarebbe infatti la squadra di Allegri a piazzarsi in seconda posizione. In tutto questo momento di grande esaltazione e rinnovate ambizioni di respiro internazionale, manca un attore che è stato solito recitare la parte da protagonista nei traguardi laziali. Si tratta di Ciro Immobile, alle prese con una stagione molto condizionata dagli infortuni.
La stagione della Lazio sta andando probabilmente oltre le più rosee aspettative di chiunque, per vari motivi. In principio fu lo stesso Sarri a porre un freno alle ambizioni biancocelesti, creando anche qualche dissidio interno. L’allenatore infatti aveva definito l’ipotesi di arrivare in zona Champions League un “miracolo”.
In questo periodo in cui i miracoli sono all’ordine del giorno, almeno guardando il calendario liturgico, possiamo però dire che Sarri in realtà o bluffava o ce la sta davvero facendo. Tutto ciò inoltre è ulteriormente impreziosito da un fattore che non può passare inosservato. L’aver avuto un Immobile praticamente a mezzo servizio e con un rendimento molto lontano da quello delle passate stagioni.
Il paradosso della Lazio che vola anche senza Immobile
Il tema del vice-Immobile tiene banco a Formello già dai tempi di Simone Inzaghi. Quest’anno più che mai, visto che le partite saltate in questa stagione dal centravanti di Torre Annunziata sono arrivate ora a 13. E’ paradossale però come la Lazio, pur senza avere un vero centravanti di riserva, bensì adattando al ruolo Felipe Anderson, riesca comunque a fare risultato. Ci è riuscita anche in sfide tutt’altro che banali, come ambedue i derby disputati in questo campionato.
Quanto pesano però i gol di Immobile? Il vero paradosso infatti risiede nell’analisi dei numeri in correlazione con i risultati e gli obiettivi dei biancocelesti. Nella passata stagione infatti il numero 17 laziale aveva totalizzato ben 32 reti in 40 presenze complessive tra campionato, Europa League e Coppa Italia. Tuttavia la Lazio anche l’anno scorso aveva rinunciato al bomber in occasione di 19 impegni, solo che quest’anno i gol messi a segno sono decisamente inferiori.
Con quella di ieri Immobile ha infatti collezionato 29 presenze, con possibilità di arrivare a 38 qualora non abbia altri problemi dopo la sosta pasquale. Se così fosse sarebbero soltanto 2 in meno della passata stagione. A dare nell’occhio però è la casella più importante, quella dei gol, che ad oggi segna soltanto 11 reti segnate, a fronte di un campionato decisamente sorprendente della squadra di Sarri.