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BIASIN (LIBERO): “RADRIZZANI HA AFFARI A MILANO E IDEE CHIARE, MA TRATTATTIVA COMPLICATA”

inzaghi inter

Il giornalista di Libero, Fabrizio Biasin, è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda su TvPlay. Ecco i temi trattati.

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L’allenatore dell’Inter Simone Inzaghi. (ansa-tvplay)

“LA JUVENTUS HA GIOCATO LA CLASSICA PARTITA DI ALLEGRI” – “La Juventus ha giocato la tipica partita Allegriana. Non si può contestare ad Allegri il fatto di non riuscire a imprimere le sue squadre la propria impronta. Lui riesce sempre, o spesso, a portare a casa il risultato. Ha vinto un’altra volta 1-0. Nella sua seconda esperienza in bianconero, Allegri ha il 20% di partite vinte con il risultato di 1-0. Questo risultato non garantisce alla Juventus il passaggio del turno ma è fondamentale per andare a giocare in Portogallo con un vantaggio minimo”.

“LA JUVENTUS E’ TENUTA AD ARRIVARE FINO IN FONDO IN CHAMPIONS” – “Noi dobbiamo ragionare senza quello che accade fuori dal campo. Nel momento che hai fallito in Champions, sei tenuto ad arrivare fino in fondo in Europa League. La Juventus ha questo dovere, tenendo presente che ha ancora una semifinale di ritorno di Coppa Italia da disputare. Allegri in questo momento può passare da stagione fallimentare a stagione positiva se dovesse vincere l’Europa League”.

“SE LA JUVE DECIDE DI VENDERE VLAHOVIC, CI SONO TANTI CLUB PRONTI AD ACQUISTARLO” – “Stiamo parlando di un ragazzo di 22 anni, io continuo a pensare che questo è un attaccante che può fare tantissimo. Questa non è una stagione positiva, almeno fino a questo momento. Attenzione però a gettare sentenze su Vlahovic. Se non rende è colpa sua, bisogna responsabilizzarli i calciatori. Non è colpa dell’allenatore, la responsabilità prima di tutto è del giocatore. Se l’attaccante non si trova con un allenatore deve comunque trovare una chiave per dimostrare tutto il suo potenziale. Vlahovic è un calciatore che deve trovare una pace mentale e se la Juventus decidesse di venderlo troverebbe tante squadre pronte ad acquistarlo. Io lo vorrei nell’Inter. Quando Lukaku lasciò l’Inter due anni fa, il ragionamento di Marotta e Ausilio fu quello di fare un tentativo per arrivare a Vlahovic. Le richieste della Fiorentina erano elevate”.

“VLAHOVIC DEVE FIDARSI DI ALLEGRI” – “Dobbiamo ricordarci che Vlahovic è un attaccante che in nazionale, poco meno di un mese fa, in due partite ha fatto 3 gol. Ha 22 anni. Ripeto, io lo reputo un calciatore all’altezza e ci penserei due volte prima di bollarlo come non all’altezza. Io penso che lui si debba capire con Allegri, come fece Morata, ed è una questione di venirsi incontro. Io credo che abbia ragione l’allenatore e un calciatore così giovane si deve affidare al suo allenatore. Tutti i calciatori che si affidano ad Allegri prima o poi vengono fuori, vedete Gatti. Piano piano Allegri mette tutti sotto misura, a patto che tu ti fidi di lui”.

“LA TRATTATIVA PER ACQUISTARE L’INTER E’ COMPLICATA” – “Radrizzani era stato accostato in passato ad altre possibili acquisizioni sul fronte genovese. Lui ha delle quote di maggioranza del Leeds e ha portato il club dalla Championship alla Premier. Lui ha le idee chiare. Ora non so se c’è qualcosa di concreto rispetto alla volontà di andare a prendere l’Inter. Conosce bene il calcio italiano e ha affari a Milano. A partire da ottobre dell’anno scorso la proprietà dell’Inter si è resa disponibile ad ascoltare offerte. Prima di quell’ottobre la società voleva trovare dei soci. Qui parliamo di un miliardo compresi debiti, questi sono tantissimi soldi ed è una trattativa davvero complicata. Dobbiamo comprendere se c’è qualcuno disposto a sborsare queste cifre. Attenzione a credere che le cose cambino da un giorno all’altro. La prima cosa da fare è mettere i conti al loro posto. Prima di pensare al mercato bisogna rifletterci tanto e anche se dovesse arrivare lo sceicco di turno, l’Inter è sotto fair play finanziario e deve stare all’interno di determinati paletti molto rigidi e severi”.

“MARATTO SARA’ L’AMMINISTRATORE DELEGATO DELL’INTER ANCHE NELLA PROSSIMA STAGIONE” – “Se dovesse arrivare una nuova proprietà ovviamente proporrebbe i suoi uomini. Difficilmente la nuova proprietà rinuncerebbe a uno come Marotta, a meno che non sia Marotta stesso a farsi da parte. L’anno prossimo io credo che Marotta sarà ancora l’amministratore delegato dell’Inter. Qui c’è un’unica certezza, nel 2024 scade il prestito e da quello non si scappa. Si deve arrivare a una cessione. Non arriverà mai un’offerta che soddisfi quelle cifre. Io, quello che mi auguro, è di andare in semifinale di Champions attualmente. Prima ancora mi auguro di poter vincere in campionato contro il Monza”.

“SAPPIAMO TUTTI CHE BROZOVIC E’ ATTENZIONATO DAL BARCELLONA” – “Io non credo che l’incontro sia servito a ragionare su scambi, non è una cosa che tendenzialmente fa Ausilio. Io credo che l’Inter difficilmente possa ragionare su calciatori da acquisire perché non sa ancora se disputerà la Champions League. La logica mi porta a pensare che gli incontri si facciano solo in ottica uscite. Brozovic è attenzionato da tempo dal Barcellona. In questo momento posso pensare che la possibilità che il croato vada a Barcellona non sia così remota. Kessiè è sempre piaciuto ad Ausilio però è da poco arrivato a Barcellona. L’Inter ha nei suoi obiettivi quello di abbassare il monte ingaggi. Non è così semplice piazzare Brozovic, ma è un calciatore che ha i suoi estimatori. L’altra sera ha giocato una grande partita”.

“POTER ARRIVARE IN SEMIFINALE DI CHAMPIONS NON TI CAPITA SPESSO” – “Io credo che l’atteggiamento di Inzaghi sia sempre lo stesso. Una squadra non abnegata non crea tutte queste occasioni in attacco. Le caratteristiche dell’Inter si spogliano meglio contro squadre più forti, come quelle in Champions, rispetto alle squadre come lo Spezia. Adesso si deve trovare il modo di superare questo paradosso. Per molti Inzaghi non è più l’allenatore dell’Inter. Io credo che Marotta e Ausilio ci stiano pensando, infatti Inzaghi ha ancora possibilità di guadagnarsi la fiducia per l’anno prossimo. Ovviamente gli obiettivi sono ancora a portata di mano e bisogna fare dei passi importanti. Qualificarsi in Champions, centrare la semifinale in Europa oppure vincere la Coppa Italia. Ora Inzaghi rischia di portarti dove non sei da 12 anni. Andare in semifinale di Champions League non ti capita così spesso, superando un girone con Barcellona e Bayern Monaco. Queste cose non sono banali. L’Inter non ha una rosa scarsa altrimenti non avrebbe superato e non sarebbe arrivata a raggiungere questi traguardi”.

“INZAGHI HA AMPIE CHANCE DI TERMINARE UN’OTTIMA STAGIONE” – “In una stagione una squadra tendenzialmente ha tre obiettivi o quattro se ha anche la Supercoppa. In questo momenti Inzaghi può raggiungere l’obiettivo B, ovvero qualificarsi in Champions. La Supercoppa l’ha vinta. Può ancora vincere la Coppa Italia e ha raggiunto i quarti di finale in Champions League. Come si fa a cacciare un allenatore che ha raggiunto questi traguardi. Tolto Spalletti, chi è l’allenatore che sta facendo bene in Italia? Sarri? Lui è fuori da tutto e in questo momento può arrivare secondo in campionato. La Lazio è uscita dalla Coppa Italia e dall’Europa. Dunque se Sarri arriva secondo in campionato ha fatto meglio di Inzaghi, nel caso dovesse arrivare in semifinale di Champions, quarto in campionato e in finale di Coppa Italia? Non capisco. Ci sono otto squadre in Champions in questo momento, tutti credono che sette di questi otto siano fenomeni e uno solo tra questi è un fesso, ovvero Simone Inzaghi. Perché? Pioli è stato fenomenale l’anno scorso. Quest’anno ha un punto in più in campionato, è uscito dalla Coppa Italia e ha perso la Supercoppa. Prima di sentenziare bisogna attendere, questo voglio dire. Non possiamo sapere se la stagione dell’Inter è disastrosa, ci sono possibilità, o se la stagione dell’Inter sia da ricordare negli annali della storia del calcio, e questa possibilità c’è ancora”.

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