La questione stadio è arrivata ad uno snodo cruciale per Milan e Inter. Decisione presa per San Siro, via libera ai club dal comune.
Svolta sulla questione stadio a Milano. Per entrambi i club meneghini non è l’opzione che avrebbero preferito, ma almeno adesso esiste una certezza. Cosa cambia per Milan e Inter ora che la situazione relativa allo stadio San Siro è definita.
Siamo quasi giunti alla fine, ma voltandoci indietro va ammessa certamente una cosa. La stagione di quest’anno è stata con ogni probabilità una delle più memorabili di sempre. Sono successe tante cose, dal Mondiale in inverno, lo Scudetto che torna al Napoli, i processi alla Juventus, gli incroci italiani nelle fasi finali delle coppe europee. Tante storie avvincenti, alcune diventate telenovele, che hanno fornito varietà e argomenti alle discussioni che hanno orbitato attorno al mondo del pallone per tutto l’anno.
Un’altra di queste storie è quella degli stadi, lo step necessario per ogni club che ambisce a fare il famoso “salto di qualità” a livello di incassi. Un progetto che per molte proprietà assume però lo status di una vera e propria utopia, nel momento in cui le intenzioni e i programmi si scontrano contro il più invincibile dei mostri made in Italy, la burocrazia, che sa assumere mille forme e anche stavolta ha vinto.
Esistono paesi che hanno il coraggio di buttare giù Wembley Stadium per rifarlo nuovo ed altri che preferiscono tenere in ostaggio fino a vincere per sfinimento società pronte ad investire, creare forza lavoro e infrastrutture per progettare impianti finalmente moderni anziché continuare a pagare affitti per strutture obsolete, se non fatiscenti.
È andata così e alla fine il “vincolo storico” farà il suo dovere, ovvero impedire che lo stadio Giuseppe Meazza in San Siro, venga abbattuto o anche solo rimodernato. Il suddetto vincolo infatti farà sì che l’impianto dal 2025 venga considerato “monumento storico“dunque intoccabile, secondo le legge che dopo 50 anni si applica ai beni del demanio pubblico. Nella fattispecie a risultare decisivo è il secondo anello, realizzato nel 1955.
Si torna dunque a parlare delle ipotesi alternative al progetto Cattedrale. Quelle già note e su cui di certezze ancora non se ne vedono, per il Milan risulta impraticabile la strada che porta a La Maura, mentre restano in piedi le ipotesi Sesto San Giovanni e San Donato. L’Inter ha invece in Assago-Rozzano la sua candidata forte lontana da San Siro.
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