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Italia, Spalletti e l’enigma attaccante: un problema tutto da risolvere

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Italia pronta ad affrontare le sfide di Malta e Inghilterra per le qualificazioni ad Euro 2024 ma per vincere servono i gol degli attaccanti.

La vittoria contro l’Ucraina ha ridato fiducia e forza ad un gruppo che si sentiva spaesato e senza forza dopo un periodo difficile e con le dimissioni del suo ex c.t.. Con l’arrivo di Luciano Spalletti in panchina però molte cose sono cambiate e ora si guarda ad un progetto diverso e anche ad una visione diversa di come poter affrontare le prossime gare che vede gli azzurri di fronte a Malta e Inghilterra. Due sfide importanti in termini di classifica.

Vincere sarà l’unica cosa che conterà se si vuole puntare ad andare agli Europei la prossima estate. Non dimenticandosi per giunta che si è anche campioni in carica. Battere entrambe le squadre, significherà anche dimostrare a se stessi di esser riusciti a superare il momento difficile e che la cura Spalletti sta realmente funzionando. Certo, c’è da risolvere la questione attaccanti perché, ad oggi, è quello il problema principale dell’Italia.

Italia con il problema dell’attacco

Indubbiamente, rispetto al passato la Nazionale italiana può contare su attaccanti diversi e forse meno incisivi o qualitativamente differenti. In effetti, ci si discosta molto rispetto alle precedenti generazioni. Se si pensa a calciatori come Roberto Baggio (27 gol), Del Piero (27 gol), Gigi Riva (42 gol), Altobelli (25 gol), Vieri (23 gol), e si pensa a calciatori come Raspadori, Kean, Immobile, Scamacca e Retegui, è normale che il confronto non regge minimamente.

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Spalletti e il problema attacco (La Presse, TVPlay)

Basti pensare che, solo l’attaccante della Lazio è quello che in questa Nazionale ha segnato più gol (17) al momento. Certo, gli altri hanno ancora ampio spazio e tempo per poter dimostrare tutto il loro valore ma la differenza con il passato è notevole e se si vuole spiegare il motivo per cui si trovano delle difficoltà sotto porta, forse una piccola spiegazione la si trova da questo confronto.

A questo punto, toccherà a Luciano Spalletti adoperare al massimo tutto il materiale umano a disposizione e far sì che possa rendere ben oltre le proprie possibilità, andando a puntare su quelli che sono i punti di forza di ogni singolo calciatore. Da Immobile e Retegui che sono due uomini di area di rigore, a Kean e Raspadori che sono più abituati a creare spazi per i compagni che attaccano la profondità.

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