Intervistato da Cronache di Spogliatoio l’ad dell’Inter Beppe Marotta usa un termine di paragone che fa discutere, poi parla di capitani e rinnovi.
L’Inter uscita indenne anche dal Maradona fa un altro importante passo verso uno Scudetto che come tutti i tifosi sanno potrebbe risultare storico. Con buona pace per chi contesta ai nerazzurri la vittoria sul campo di un tricolore in meno, nella fattispecie quello assegnato a tavolino a seguito di Calciopoli, la FIGC riconosce agli interisti 19 titoli.
Questo significa che in caso di Scudetto sarà seconda stella, un traguardo epocale che porta tante firme, alcune però decisamente più rilevanti di altre. Dietro ai gol e le gesta dei calciatori infatti c’è il lavoro del club che dopo l’avvicendamento tra Thoir e Zhang ha fatto tornare la squadra oggi allenata da Simone Inzaghi ai vertici.
Uno degli artefici della rinascita e del ritorno ad altissimi livelli di competitività è senza dubbio Beppe Marotta. L’amministratore delegato nerazzurro cavalca tra passato, presente e futuro risponde alle domande di un’interessante intervista raccolta da Cronache di Spogliatoio e che mostra aspetti e idee dell’ex dirigente di Juventus e Sampdoria di cui in pochi erano a conoscenza finora.
Se l’Inter è riuscita a tornare a dominare in Italia e a fare la voce grossa in Europa lo deve soprattutto ad un uomo, Beppe Marotta. L’ad nerazzurro ha parlato del suo modo di lavorare nella recente intervista rilasciata a Cronache di Spogliatoio in cui si è sbottonato più del solito.
Partendo dalle origini, racconta di quando si trovò a scegliere tra la carriera di dirigente o di giornalista. La doppia esperienza però lo ha aiutato a gestire meglio alcune situazioni. “Sono noto per il modo in cui giro spesso attorno alle domande senza dire niente, un modo andreottiano… Oppure quello di raccontare bugie bianche, che però è politica“.
Quando l’argomento si sposta sui rinnovi però Marotta racconta con sincerità la situazione per il rinnovo dell’attuale capitano, Lautaro Martinez e manda anche una frecciata all’ex Skriniar. “Lautaro è un bravissimo giocatore con dei valori importanti, ma soprattutto ama l’Inter tanto quanto l’Inter ama lui. Lui ha voglia di restare e noi di tenercelo – ha detto l’ad nerazzurro – È una bandiera nonché il capitano della squadra. Quando hai la fascia c’è un po’ di differenza rispetto agli altri” A tal proposito l’argomento poi è scivolato sull’ex capitano interista che però non ha rinnovato lo scorso anno. “Ci furono delle divergenze tra Skriniar e l’Inter. Da qui siamo arrivato alla rottura del rapporto di amicizia che c’era tra noi“.
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