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Roma, ritorno al (capitan) futuro: è De Rossi il prescelto

Daniele De Rossi roma (ansa-tvplay) 20240116

La Roma ufficializza l’ingaggio di Daniele De Rossi come allenatore della prima squadra. Il dopo Mourinho inizia dall’ex capitano e bandiera giallorossa.

Ho un solo rimpianto, quello di poter donare alla Roma una sola carriera“. A pronunciare questa frase è stato Daniele De Rossi, ma si sbagliava. La Roma infatti a distanza di circa quattro anni dalla sua ultima partita con la maglia giallorossa, richiama l’ex “Capitan Futuro”, ma in veste di allenatore. Una sfida molto ardua per il campione del Mondo del 2006, che dalla sua ha sicuramente la tempra, la capacità di reggere le pressioni e conosce sicuramente benissimo l’ambiente.

Tuttavia la sua esperienza di allenatore è pressoché impalpabile. Dopo aver salutato la capitale infatti l’esperienza di una stagione in argentina con la maglia del Boca Juniors è stato l’ultimo atto della sua carriera da calciatore. Dopodiché entra nel 2021 viene chiamato da Roberto Mancini per entrare a fare parte dello staff tecnico della nazionale azzurra , come uno degli assistenti del CT Roberto Mancini. Dopo la vittoria di Euro 2020 resta nello staff di Mancini fino al 2022, quando decide di lasciare l’azzurro per iniziare la sua nuova carriera di allenatore.

Nell’ottobre 2022 diventa quindi il nuovo allenatore della Spal. L’esordio in panchina però è tutt’altro che una passeggiata e l’avventura a Ferrara non si rivela una pagina felice nella sua neonata esperienza da mister. Dopo 17 match in panchina, tra campionato di Serie B e Coppa Italia, De Rossi raccoglie soltanto 3 vittorie e viene inesorabilmente sollevato dall’incarico insieme a tutto il suo staff. Nel frattempo però il nuovo tecnico della Roma approfitta per concludere gli studi da allenatore e nel settembre 2023 acquisisce finalmente anche la licenza UEFA Pro, al termine del corso di formazione al Settore Tecnico della FIGC a Coverciano.

De Rossi, la Roma, la missione e le prime polemiche

La scelta dei Friedkin di chiamare in panchina Daniele De Rossi ha già scatenato tante voci nella capitale. Quello che per molti aspetti ha tutta l’aria di essere un salto nel vuoto lascia immaginare che ci sia bisogno innanzitutto di una figura in grado di ricompattare un ambiente fortemente diviso. Ambiente che però già stava partorendo le prime polemiche, date dalle voci che volevano l’ex laziale Giampiero Pinzi all’interno dello staff di De Rossi in veste di vice. Voci che però sembrerebbero aver spinto Pinzi a rinunciare lasciando quindi spazio per uno tra Giacomazzi e Cornacchia.

Francesco Totti e Daniele De Rossi in tribuna a vedere la Roma. (ansa-tvplay)
Francesco Totti e Daniele De Rossi in tribuna a vedere la Roma. (ansa-tvplay)

Volendo ricorrere ad un “totem” dunque nessuno meglio di lui, trattandosi di fatto del calciatore con il secondo maggior numero di presenze ufficiali di tutti i tempi con la maglia giallorossa, dopo Francesco Totti, che però non è un allenatore. De Rossi ha militato nella Roma dal 2001 al 2019, vincendo due Coppe Italia e una Supercoppa italiana.

 

La missione è chiaramente quella di riuscire a portare la Roma in Europa, poi si vedrà. Per lui quindi un contratto di sei mesi con opzione per il futuro, anche se già si vocifera che per la prossima stagione i piani potrebbero prevedere profili di tutt’altra levatura. Da La Repubblica che parla di contatti continui tra la proprietà americana e Conte, a chi ipotizza una possibile pista Pioli, qualora lasciasse il Milan.

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