Tensione e nervosismo durante l’allenamento del Bologna, in cui due giocatori hanno dato vita a un duro confronto di gioco.
Monta il nervosismo e la rabbia in casa Bologna. Gli ultimi recenti risultati hanno contribuito ad alzare la tensione nell’ambiente rossoblù. Nell’ultima settimana Arnautovic e compagni sono finiti nell’occhio del ciclone, complice anche la contestazione dei tifosi dopo il pareggio casalingo contro la Sampdoria. Gli ultras rossoblù non hanno risparmiato i fischi ai propri giocatori e al nuovo tecnico Thiago Motta.
In particolare, ai supporter bolognesi, non stanno piacendo le idee tattiche dell’ex tecnico dello Spezia, con diverse scelte poco comprensibili. Su tutte la sostituzione di Arnautovic nei minuti finali della decisiva partita contro la Samp. Ad inizio settimana, però, la dirigenza, dopo un summit urgente, ha voluto confermare il nuovo allenatore, dandogli piena fiducia e provando a calmare le acque intorno all’italo-brasiliano.
Bologna, tensione in allenamento
La tensione, però, è nuovamente montata durante l’allenamento di mercoledì 12 ottobre, con protagonista Gary Medel. Durante un’esercitazione undici contro undici a tutto campo, il Pitbull ha reagito in maniera piuttosto piccata a un fallo subito dal compagno di reparto Nikola Moro, con un calcio come reazione stizzita.
Il croato, intuendo l’andazzo e volendo chiarire immediatamente, ha offerto la mano al compagno di squadra che però non ha subito accettato, surriscaldando ulteriormente l’episodio. A fine seduta, poi, è bastato un colloquio chiarificatore con l’allenatore Motta, con tanto di abbraccio finale. Un vicenda finita lì senza troppi strascichi, ma il nervosismo in casa Bologna è piuttosto evidente.
I rossoblù, nel prossimo turno, saranno ospiti del Napoli in un match che si presenta piuttosto proibitivo visto l’inizio dei stagione da sogno degli uomini di Spalletti. Decisive saranno senza dubbio le altre due partite contro Lecce e Monza che chiuderanno il mese di ottobre e riveleranno al meglio il nuovo Bologna targato Thiago Motta.
