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Italian Sport Awards 2022, da Torreira ad Amrabat: il fantastico 2022 di Italiano

Il Festival del calcio incorona i migliori della passata stagione. Tra questi c’è anche Vincenzo Italiano: ecco l’analisi del 2022 del miglior giovane allenatore del nostro campionato.

Torna per l’11ª volta il Festival del calcio italiano. Nel corso della manifestazione verranno premiati i migliori della stagione agonistica 2021/22, fra squadre, calciatori, giornalisti, tecnici, arbitri e dirigenti.

Vincenzo Italiano, il miglior giovane tecnico

Il tutto avverrà lunedì 19 dicembre a Salerno. Tra i premiati ci sarà anche Vincenzo Italiano, che si aggiudica il titolo di “Miglior giovane tecnico” della passata stagione.

Vincenzo Italiano, il prototipo di allenatore moderno

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L’allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano (ANSA)

Dopo aver sorpreso tutti allo Spezia, l’approdo di Vincenzo Italiano alla Fiorentina, proprio nella passata stagione, è una tappa intermedia all’interno di una carriera che sembra essere già decollata. La sua è una scelta che va in controtendenza rispetto alla precocità con cui si è affermato, alla velocità con cui molti suoi coetanei si sono già seduti su panchine importanti, quasi come se volesse darsi il giusto tempo per continuare a esplorare e superare i propri limiti prima del passaggio a un livello successivo e ulteriore. Ma non solo. Quasi come se volesse evitare di fare il passo più lungo della gamba, perché preso dall’eccessiva euforia o dalla troppa fiducia nelle proprie capacità, e bruciare quanto di buono dimostrato fino a qui.

La sua Fiorentina, così come lo Spezia 2020/21, è infatti una delle squadre più interessanti da vedere e analizzare del nostro campionato. Sarà per l’aggressività che esprime nella fase di non possesso, per la varietà di soluzioni che propone nell’attacco diretto allo spazio in verticale, per il sistema di isolamenti pensato per mettere gli esterni Ikoné e Nico González, nelle condizioni di creare costantemente superiorità numerica sull’esterno. Ma anche l’aver ricostruito Torreira, e il tentativo di fare lo stesso con Amrabat, reduce da un Mondiale strepitoso, ma ancora troppo discontinuo in maglia viola. La volontà di tenere la linea difensiva alta, sposando principi di gioco orientati al coraggio e al controllo del contesto, al non affidarsi solo ai singoli, ma alla capacità della squadra.

Con tutti questi ingredienti Vincenzo Italiano sta ridisegnando l’ideologia di allenatore moderno. L’obiettivo di riportare anche in Italia un calcio offensivo e propositivo, e non fatto solo di fase difensiva bassa e contropiede. Lui guida una nuova generazione di tecnici. Non è un caso che, grazie a lui, la Fiorentina sia tornata in Europa dopo diverse stagioni. L’ennesima dimostrazione che il calcio offensivo, proficuo e moderno possa aprire scenari importanti anche dal punto di vista dei risultati.

Vincenzo Italiano è quindi il nuovo che avanza, un orgoglio Made in Italy di cui andare fieri. Giusto premiarlo come il miglior giovane tecnico, lui che, in questa tappa intermedia, sta dimostrando che il futuro è assolutamente dalla sua parte.

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