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Mancini, per sempre nel segno di Vialli: la frase commovente sull’amicizia

Mancini anno Zaniolo Chiesa

Periodo complicato per il ct Roberto Mancini che nel giro di neanche un mese ha dovuto salutare due grandi amici prima che colleghi.

Il destino non dà tregua a Roberto Mancini. Per uomini che ci lasciano, ce ne sono altrettanti che restano, avvolti dal dolore e dal vuoto che solo la scomparsa di un amico o una persona cara può lasciare.

Mancini anno Zaniolo Chiesa
Roberto Mancini (TvPlay.it)

Nella giornata di oggi, venerdì 6 gennaio, è infatti venuto a mancare Gianluca Vialli, storico compagno di Mancini ai tempi della Sampdoria, ma prima di tutto grande amico anche al di fuori del calcio.

Il loro rapporto andava ben oltre le esperienze professionali vissute da calciatori, prima, e da allenatori poi.

Mancini, ricordando per sempre Mihajlovic e Vialli

Vialli Cremonese Juve
Gianluca Vialli (ANSA)

Non devono essere state settimane semplici per il ct della nazionale Roberto Mancini. Dalla scomparsa di Sinisa Mihajlovic, avvenuta a Roma lo scorso 16 dicembre, fino all’addio dell’amico fraterno e collega Gianluca Vialli, passato quest’oggi a miglior vita dopo aver lottato per cinque anni contro un tumore al pancreas.

Sia Sinisa che Gianluca hanno rappresentato tanto, tantissimo nella vita di Mancini. Sono stati dei compagni di squadra ai tempi della favolosa Sampdoria, ma sono stati anche e soprattutto colleghi in panchina. Sì perché Mihajlovic iniziò la sua carriera da tecnico proprio grazie a Mancini, che decise di affidargli il ruolo di vice allenatore ai tempi dell’Inter.

Un ruolo simile l’ha voluto assegnare anche a Vialli, diventato capo delegazione della nazionale azzurra in vista degli Europei 2020. Un esempio da seguire per i giocatori, che hanno potuto ammirare le sue gesta anche fuori dal campo nello splendido cammino che ha portato l’Italia ad alzare il trofeo al cielo. Determinazione e volontà, ingredienti di chi non ha mai smesso di crederci, nonostante tutto, nel calcio come nella vita.

Roberto Mancini ricorderà per sempre quell’abbraccio divenuto iconico quella notte trionfale dell’11 luglio 2021. Una vittoria che ha avuto il sapore della rivincita e che ha consegnato Vialli all’eternità del calcio. “In quell’abbraccio e nel nostro rapporto c’è amore, amicizia, tra di noi, tra noi e gli italiani: è stato veramente qualcosa di speciale“.

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