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Laudisa a TVPLAY: “Tre macigni per il rinnovo di Leao, Milan mai vicino a Zaniolo”

Rafael Leao Laudisa Tvplay 01 febbraio 2023

Carlo Laudisa è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it in onda su TVPlay. Tanti i temi sul tavolo di discussione. 

Carlo Laudisa, giornalista della Gazzetta dello Sport, a calciomercato.it in onda su TvPlay ha parlato di Juventus e Milan. Queste le sue parole:

Rafael Leao Laudisa Tvplay 01 febbraio 2023
Rafael Leao in azione con la maglia del Milan (Ansa Foto)

LEAO E IL TITOLO SULLA GAZZETTA – “Seguo da molto tempo il caso Leao, con tutti gli alti e bassi di questi mesi, le dichiarazioni del Milan, l’ottimismo spesso espresso in prima persona da Paolo Maldini espresso in autunno e rinnovato alla vigilia della coppa di Doha. Ascoltandolo tutti avevamo una deadline, ovvero il 31 gennaio, la sensazione che dava il Milan era quella. Dopo la visita del papà di Leao dopo Milan-Roma, era stato annunciato l’arrivo dell’avvocato francese che si occupa della procura di Leao per la firma… invece in queste settimane i contatti sono stati improduttivi. I tre macigni di cui ho parlato nei due articoli sono legati alla clausola, che la famiglia di Leao vuole dimezzare fino a 80 milioni circa, c’è il problema dei 19 milioni dovuti allo Sporting Lisbona e per l’entourage del ragazzo è il club che deve pagare, ma il Milan parteciperebbe con un anticipo rispetto all’aumento previsto per l’ingaggio fino ai 7 milioni proposti. Con questi presupposti il dialogo si è fatalmente interrotto. In prima pagina ieri si parlava di uno strappo, il titolo poi era “Rottura totale”, sono sfumature lessicali, ma il contenuto è lo stesso. Poi in vista del derby è legittimo che il Milan faccia ciò che ritiene, così come è legittimo che Leao applauda a una sospensione dei clamori intorno al caso, è però legittimo anche il diritto di cronaca e la Gazzetta ha esercitato questo diritto, che è indispensabile anche quando si parla solo di calcio”.

CALCIOMERCATO E JUVENTUS – “E’ assolutamente povero, oggi ho espresso i canonici voti del mercato. Partendo dalla Juventus quel senza voto è un giudizio un po’ provocatorio, anche emblematico, di un qualcosa condizionato dalla penalizzazione e dal cambio ai vertici, in attesa del nuovo giudizio della giustizia sportiva. La Juventus in questo momento ha altro a cui pensare e ha tirato fuori la Juventus da un mercato che forse non sarebbe comunque cambiato più di tanto, i giocatori migliori in questo momento sono mancati per problemi fisici, penso a Vlahovic o Pogba. La famosa espressione indice di liquidità, che chi segue il calcio non masticava e ora è d’attualità, è il segnale di come tantissimi club di Serie A non possano spendere. Quindi ora c’è da mettere fieno in cascina anche in vista del nuovo fair play finanziario della Federcalcio, che introdurrà paletti similari a quelli della Liga. Bisognerà spendere in maniera meno disinvolta. Se vogliamo guardare a un futuro dobbiamo capire che certe ritrosie di queste settimane vanno letti come investimenti in ottica futura sul piano tecnico e della credibilità. Poi chiaramente ci sono anche delle insufficienze, poi i voti sono personali perché firmo io, ma sono anche condivisi dalla redazione della Gazzetta”.

QUANTO E’ STATO VICINO AL MILAN ZANIOLO? – “Alla fine poco, perché il Milan sapeva che la Roma aveva posto la condizione del prestito con obbligo e il Milan quello scatto non l’ha mai fatto. Il 5 in pagella è dovuto proprio all’attacco timido per Zaniolo. Non ha mai affondato il colpo neanche per Ziyech che ora vedremo se andrà al PSG. Il Milan non ha voluto intervenire sull’attaccante esterno, che però serviva a Pioli, anche considerando che Leao, senza un rinnovo rispetto alla scadenza attuale del 2024, in estate andrà via”.

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