Superlega, la proposta fa riflettere: il monito dalla Premier per l’UEFA. Il nuovo formato sembra incontrare le prime timide aperture
Neanche il tempo di essere spiegata nei dettagli che la cosiddetta nuova Superlega è stata già bocciata senza appello da quasi tutti i principali organi istituzionali che amministrano il calcio e le sue competizioni, nazionali ed internazionali. In ambito continentale sia la UEFA che l’ECA, l’associazione che riunisce i principali club europei, hanno liquidato con poche sprezzanti dichiarazioni il format inedito che dovrebbe far nascere questa nuova competizione.
Questa seconda formulazione, i cui principali e unici promotori sono sempre le tre società rimaste legate al progetto – Real Madrid, Barcellona e Juventus, dovrebbe prevedere un ingresso nella competizione per meriti sportivi e non più a inviti. Si parla di un potenziale bacino di 50/60 club in grado di partecipare alla ‘nuova‘ Superlega. Ma anche questa diversa impostazione non ha trovato particolari consensi nel mondo del calcio.
Superlega, la proposta fa riflettere: dalla Premier si leva un timido ‘sì’
A quanto pare però non proprio tutti gli addetti ai lavori hanno dichiarato una netta e decisa contrarietà. E’ accaduto infatti che in occasione della conferenza stampa in vista della gara di Premier League contro il Leeds il tecnico del Manchester United, l’olandese Erik Ten Hag abbia assunto una posizione decisamente più morbida nei confronti della vituperata Superlega in versione 2.0.
“Sono consapevole della dinamica di ciò che sta accadendo nelle federazioni, ma anche se vedo che stanno arrivando con nuove idee, devo dargli un’occhiata e mi farò un’opinione. Non conosco ogni dettaglio della nuova proposta, anche perché non ho avuto il tempo di leggerla viste le tante partite che stiamo giocando in questo periodo”.
Ten Hag ha poi chiarito ulteriormente il suo pensiero: “Sono sicuro che altre persone del club stanno visionando il tutto e mi informeranno a tempo debito e qualora prenderanno una decisione. Su nuove competizioni europee sarà la società a decidere”. Dunque, nessuna bocciatura a priori della Superlega. “In assoluto penso che la struttura attuale sia buona, ma ci saranno sempre iniziative per rendere le cose migliori, per migliorare il calcio”.