Stadio della Roma, c’è accordo con il Sindaco e la Commissione Sport ha dato l’ok, ma i cittadini di Pietralata non ci stanno.
Stadio della Roma, i Friedkin fanno sul serio. I nuovi proprietari della Roma vogliono portare avanti l’opera che è metaforicamente in cantiere dai tempi di Franco Sensi. Rimandi e disguidi di vario genere hanno sempre posticipato o addirittura annullato questo grande sogno che permetterebbe ai giallorossi di fare il salto di qualità. Uno stadio di proprietà significa introiti particolari e la volontà di mettere mano a guadagni extra.
Senza contare la possibilità di riqualificazione – sottolineano i Friedkin – delle aree urbane che interessano la zona. Il progetto prevede, infatti, anche una costruzione e incentivazione di attività correlate e luoghi cardine che esulano dallo stadio ma fanno e faranno parte di un’oasi felice a tinte giallorosse. Previsti nuovi piani viabilità, negozi e attività dedicate. Non solo storia della Roma, ma anche vivibilità di Roma. L’opera doveva farsi a Tor Di Valle.
Stadio della Roma, attenzione alle concessioni
Il progetto è saltato anche per ragioni legali: battaglie che stanno continuando nelle sedi opportune. Ora, nella giunta Gualtieri, sembra vedersi luce. C’è accordo sul progetto: in questi giorni sono iniziati i sopralluoghi per l’ok del Consiglio Comunale. I Friedkin puntano a una concessione di circa 30 anni sulle aree interessate: il punto è la divisione dei cittadini di Pietralata. Non tutti vedono di buon occhio lo stadio, specialmente per quanto riguarda la questione viabilità rispetto al Sandro Pertini: riferimento ospedaliero di quella particolare zona. Gli interrogativi sono tanti.
Nando Bonessio, della Commissione Sport di Roma, ai microfoni di TvPlay.it ha detto: “Abbiamo proceduto a un primo dibattito pubblico, con cittadini che hanno potuto lasciare a verbale le loro parole, poi abbiamo portato avanti il sopralluogo. Questo è un cantiere gestito da un’azienda privata con un direttore dei lavori, un responsabile della sicurezza, ci sono quindi state date delle indicazioni. Alla fine di questo sopralluogo dei singoli consiglieri è stato prodotto un report ai cittadini presenti con l’impegno di portare avanti il confronto”.
Cittadini divisi
L’intenzione di andare avanti c’è, ma resta una questione legata anche alla gestione e metabolizzazione della cittadinanza che teme di trovarsi nuovamente in un imbuto fra incertezze e criticità in una zona già tanto martoriata nel recente passato: i cittadini non vedono male l’idea dell’impianto, purché ci sia un’attenta riqualificazione delle aree urbane, senza intaccare gli equilibri di viabilità.
Insomma che lo stadio, eventualmente, non stravolga la vita dei residenti che già fanno fatica con la gestione di mezzi e collegamenti. I Friedkin e Gualtieri lavoreranno di concerto per evitare questo. Lo sport deve essere un valore aggiunto e un trampolino all’inclusione. Non una spada di Damocle. Le basi per il progetto ci sono, deve esserci però anche volontà reciproca. La cittadinanza di Pietralata è ancora divisa.