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Carlo Alvino su Osimhen: “All’80% resta a Napoli. Festa Scudetto a numero chiuso? E’ follia”

Osimhen cessione Napoli

Dalle indiscrezioni sulla festa Scudetto a numero chiuso alla permanenza in azzurro di Victor Osimhen: l’intervista completa al giornalista Carlo Alvino, in esclusiva per TvPlay. 

La città di Napoli è tinta d’azzurro. La scaramanzia è stata completamente abbandonata e lo stesso Carlo Alvino si arrende all’evidenza: oramai è impossibile non prepararsi alla festa Scudetto. Il giornalista offre un’interessante punto di vista anche sul party che si terrà a Piazza del Plebiscito e sul futuro di alcuni calciatori del Napoli. Infine, Alvino critica la scelta sulle modalità di vendita dei biglietti per Napoli-Milan di Champions League.

Osimhen cessione Napoli
Carlo Alvino non vede Osimhen lontano da Napoli (TvPlay.it)

Durante la sosta per gli impegni delle Nazionali, la città di Napoli si è dipinta d’azzurro, tra bandiere, striscioni e festoni. Ma a questo punto è lecito domandarsi: se oggi la città si presenta così, cosa ci dobbiamo aspettare tra qualche settimana?

Eh, bella domanda (ride ndr). Credo che la bellezza sia quella di una città che ama sorprendere. Non c’è una risposta esatta. Faccio appello alla genialità dei napoletani, immagino che ogni giorno scopriremo qualcosa di nuovo. Sarà un viaggio nel viaggio, una tappa quotidiana alla matematica certezza della vittoria dello Scudetto. La cosa bella è che dalla sera alla mattina del giorno dopo, lo stesso angolo di Napoli, lo vedi cambiato. Magari compare uno striscione, una bandiera… E questo accade in tutti i quartieri, in periferia, in centro.

Com’era la città quando Maradona ha vinto due scudetti a Napoli?

La differenza sostanziale è che all’epoca si è aspettato di vincere. Ora no, perché il vantaggio con le inseguitrici è talmente ampio che sarebbe da ipocriti aggrapparsi alla scaramanzia. L’attesa era molto simile ad oggi, anche la voglia di festeggiare era simile… Vedo tante somiglianze.

In queste ore sono uscite delle ipotesi sulla festa Scudetto a Piazza del Plebiscito, organizzata a numero chiuso e su prenotazione. Cosa ne pensa?

Secondo me è una cosa folle. E’ folle pensare ad una cosa simile. In primis, per l’ordine pubblico. Chi pensa ad un’organizzazione del genere non conosce i problemi legati all’ordine pubblico. In seconda battuta, questa dev’essere la festa del popolo, la festa di tutti. Non solo di qualcuno. Bisogna aprirsi al mondo, non chiudersi. Per me è una follia pensare ad una festa a numero chiuso. Faccio fatica a capire come l’idea sia potuta passare. E’ inapplicabile, fuori da ogni contesto e contro il concetto di base: la festa del popolo napoletano. Mi piace però che i festeggiamenti saranno celebrati in diversi punti della città, è una cosa che ho suggerito anche io sin dal primo momento. Bello anche se i calciatori del Napoli si sparpagliassero nei diversi punti in cui si farà festa. Ma l’evento a numero chiuso a Piazza del Plebiscito è un’obbrobrio. Bisognerebbe prendere come riferimento quello che è successo a Buenos Aires al rientro dell’Argentina campione del Mondo in Qatar: anche qui a Napoli ci saranno milioni di tifosi per strada.

Calciomercato Napoli, Alvino: “Ecco perché Osimhen all’80% resterà in azzurro”

E’ notizia di pochi giorni fa che il Napoli tratta il rinnovo di Kvaratskhelia ad un aumento fino a 4 milioni di euro a stagione: sarà questo il tetto massimo dei prossimi rinnovi o acquisti del club?

Il Napoli ha dato un segnale chiaro ed inequivocabile. Non credo che la società cambi strategia dopo aver vinto lo Scudetto: la linea economico-finanziaria sarà la stessa attuale. E’ chiaro che alcuni calciatori meritino un’ingaggio più alto, sempre nei parametri societari, ed è chiaro che un’offerta adeguata eventualmente si farà. Però se dovessimo pensare ad un Napoli che vince lo Scudetto e offra 10 milioni ad un calciatore, non abbiamo capito nulla.

futuro Osimhen
Carlo Alvino sicuro su Osimhen: resta all’80% (TvPlay.it)

Che percentuale dà sulla permanenza di Osimhen al Napoli per la prossima stagione?

Osimhen resterà all’80% per la prossima stagione. Conoscendo il Napoli, bottega molto cara, faccio fatica a trovare club pronti ad accontentare la società. E’ anche vero che se un calciatore vuole andare via, bisogna agevolare la sua uscita. Victor però non ha ancora mostrato segnali di sofferenza contro questa piazza. Un altro anno in azzurro io non lo escluderei, per questo la percentuale è alta.

E sul futuro di Politano e Lozano?

Politano non credo abbia voglia di andare via. Lozano forse è uno di quelli che dopo la vittoria dello Scudetto, visto che entrerà in scadenza di contratto, potrebbe pensare di vedere esaurita l’esperienza in maglia azzurra. Il Chucky è uno di quelli per cui l’ipotesi di una cessione è da prendere in considerazione. A dire la verità, però, non vedo calciatori insoddisfatti o addirittura con il piacere di andare a giocare altrove. Chi sta a Napoli ci sta con grande piacere. Percepisco che anche altri calciatori in orbita azzurra sono lusingati di poter venire a giocare qui. Oggi Napoli è una piazza importante, una squadra ambita: non è una seconda scelta. Napoli non è più una tappa di passaggio, ma un traguardo, una tappa finale.

Cosa ne pensa del caos generato alle modalità di vendita dei biglietti per Napoli-Milan di Champions League? Saranno disponibili prima i settori inferiori e solo successivamente quelli superiori…

E’ una scelta che non comprendo. Mi piacerebbe sapere che ci sia una ragione dietro questa decisione. La logica mi porta a dire che bisognerebbe diversificare il costo dei biglietti per il settore inferiore e quello superiore. Se oggi il settore inferiore costasse meno di quello superiore, capirei la logica adottata attualmente adottata per la partita di Champions, quindi per riempire lo stadio. Io spero che il Napoli possa adottare questo tipo di politica nel futuro breve. Bisognerebbe allargare anche il numero di posti della tribuna family. E non entro in merito al costo dei biglietti della partita Napoli-Milan di Champions, che credo sia in linea con quanto succede altrove. Ma diversificare il prezzo dei ticket e rendere meno costosi i settori inferiori del Maradona mi sembrerebbe una cosa buona e giusta.

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