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Juve, l’attacco delude: il bilancio spaventoso sui milioni persi

La Vecchia Signora fatica ad andare in gol e a spaventare sono le cifre che il club ha investito e spende per i centravanti: la situazione

La Juventus è reduce dal ko di misura contro il Napoli nell’ultima giornata di Serie A. I partenopei hanno avuto la meglio allo Stadium grazie ad un gol realizzato al 93′ da Raspadori e così i bianconeri hanno rimediato al terza sconfitta consecutiva in campionato, dopo quelle in casa di Lazio e Sassuolo. Nel mezzo la vittoria per 1-0 a Torino con lo Sporting e prima di incontrare gli azzurri l’1-1 in Portogallo. A preoccupare ora sono i numeri dell’attacco bianconero, soprattutto se messi in relazione agli investimenti fatti.

La Juventus sta facendo fatica a vincere, ma si trova comunque al terzo posto della classifica dopo che ai bianconeri è stata revocata la penalizzazione di 15 punti. Tuttavia a mandare un allarme è il reparto offensivo: va da se che la teorica del ‘corto muso’ di Massimiliano Allegri non ha mai fatto vedere goleade, però stando agli interpreti dell’attacco sicuramente ci aspetta qualcosa in più in fase realizzativa.

Juve, i numeri shock dell’attacco

Dusan Vlahovic non segna dal rigore di Friburgo in Europa League (16 marzo) e su azione da febbraio; l’ultimo gol di Milik risale a prima dell’infortunio di fine gennaio e Chiesa è ancora a secco in campionato, evidenzia La Gazzetta dello Sport. Il reparto offensivo, composto da loro, Kean e Di Maria è costato al club oltre 150 milioni solo di cartellini, ma praticamente al momento i gol arrivano solo dal centrocampo grazie a Rabiot e Cuadrado o dalla difesa con Gatti. L’unica eccezione, in queste ultime settimane, è stato il gol al Verona di Kean. Troppo poco per l’investimento economico fatto e per lo stipendio percepito dai cosiddetti big.

Dusan Vlahovic, attaccante della Juventus – TvPlay (LaPresse)

Discorso leggermente diverso per Di Maria che rispetto ai compagni citati è un fantasista e non un attaccante ma comunque anche lui è in astinenza da troppo tempo: l’ultima sua rete è quella contro il Friburgo a Torino il 9 marzo, mentre in Serie A non esulta dalla trasferta di La Spezia del 19 febbraio.

Così i conti in attacco non tornano, stando al rapporto stipendio/numero di reti: Vlahovic 11 reti per 7 milioni di ingaggio netto; Kean (3/8 reti), Milik (3/8 reti), Di Maria (6/8 reti) e Chiesa (5/2 reti).  Ogni gol di Vlahovic finora è costato 636 mila euro netti (1,17 milioni al lordo per le casse del club), di Di Maria 750 mila netti (1,38 al lordo) e della coppia Kan-Milik 375 mila (491 mila lordi grazie al Decreto crescita per l’azzurro, 693 mila per il polacco). Numeri che fanno certamente suonare il campanello d’allarme.

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