Abraham si ferma per almeno 6 mesi a causa della lesione al crociato rimediata contro lo Spezia: lo stop cambia il mercato giallorosso.
Lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Questa diagnosi rischia di essere anche il responso del mercato della Roma: il possessore di tale prospetto è Tammy Abraham. Una stagione al di sotto delle aspettative la sua: tanti stop, altrettante prestazioni a intermittenza. L’epilogo non ha smentito il resto dell’anno. Anzi: se possibile, si è andati peggio. Sono bastati 17 minuti contro lo Spezia per mettere fine alle ambizioni di mercato giallorosse.
I Friedkin lavoreranno in entrata, anche perchè Mourinho ha chiesto garanzie. Serve, però, capire chi può darle. Il rientro in campo di Abraham è previsto per marzo 2024. In maniera ottimistica. Questo significa che l’attaccante non si muove: nel vero senso della parola. I giallorossi – questo è inutile negarlo – avevano pensato di usarlo come “vittima sacrificale” sul mercato per fare un colpo incredibile in attacco o dove serviva. Il “tesoretto” Abraham poteva aprire a nuovi scenari. Le novità, invece, le porta in dote l’ex Chelsea che adesso rovina la “festa” alla Roma.
Roma, Abraham out per 6 mesi: il mercato cambia forma
Il centravanti resta, ma naturalmente è impossibile fare affidamento su di lui. Almeno per la prima parte di stagione. Questo cambia tutto: in particolare le scelte in entrata. Belotti dovrebbe essere messo sul mercato, così come Wijnaldum e tanti altri che non hanno reso. Si aspetta per capire. Abraham non si riprenderà per parecchio tempo, quindi un altro attaccante serve immediatamente. Anche per far riposare (nella concezione di possibile partente) anche l’ex Torino: piazzare Belotti non è semplice, ma la Roma vuole provarci.
I vertici hanno prima bisogno di monetizzare per cercare di guardare alla vetrina degli acquisti. Pertanto, senza i 35-40 milioni per Abraham (perchè questo voleva ricavare la Roma), i giallorossi dovranno invertire la rotta. Garantire i rinforzi chiesti da Mourinho è la priorità: ottenerli non sarà facile, a meno che non si faccia cassa con qualche altro campione da cedere. I nomi sono principalmente tre: Ibanez, Zalewski e Bove. Tutti potrebbero fare le valigie affinché il mercato della Roma possa prendere forma.
Wijnaldum non sarà riscattato, sull’uscio di Trigoria – metaforicamente – c’è anche Belotti. Tuttavia è difficile da piazzare: quello 0 accanto ai gol fatti pesa più di un macigno. La Roma si ritrova, suo malgrado, a dover fare di necessità virtù: lottare per i primi posti è possibile, ma serve l’abito migliore. Intanto a Trigoria pensano a mettere qualche toppa, ammesso che basti. La strada per la gloria è lastricata di imprevisti. Le vacanze porteranno consiglio e magari anche qualche soluzione.