Allegri è stato ufficialmente confermato dalla dirigenza dopo la stagione appena conclusa fra alti e bassi: ecco le parole del CT Mancini sul suo operato.
In attesa dell’inizio della Nations League, Roberto Mancini ha parlato del calcio italiano fra club e nazionali in un’intervista al Corriere dello Sport, mettendo in evidenza come tante defezioni limitino le scelte del Commissario Tecnico.
Prima fra tutte, quella relativa al centravanti, con il poco minutaggio concesso agli attaccanti azzurri, da Pellegri a Colombo, così come Pio Esposito, calciatori che hanno bisogno di consolidare ancora il proprio status, nonostante galleggino fra convocazioni di “premio” e nazionale under.
Le uniche certezze restano così il solito Immobile, reduce da una stagione negativa sotto il punto di vista fisico, e la scoperta italo-argentina Retegui: “Li stiamo valutando. Vedremo chi starà meglio un paio di giorni prima della partita” ammette Mancini.
Ma il futuro della nazionale passerà anche dall’under 20, che in serata si giocherà l’accesso alla finalissima giocando contro la Sud Corea. “Mi hanno sorpreso”, svela Mancini, dicendo anche che “Se c’è un Mondiale dovrebbero andare tutti i calciatori convocabili” quindi “anche Gnonto e Scalvini”. Ragazzi bravi ma che trovano poco spazio fra i grandi perché nei club giocano in Serie C.
A difesa di Massimiliano Allegri e Simone Inzaghi: le parole di Mancini
Se ancora il problema della mancanza di un centravanti e il mancato cambio generazione è vivido e presente, al contrario le compagine di club nostrane in Europa hanno dominato in lungo e in largo nella stagione che si sta per concludere. La Roma è arrivata fino in finale di Europa League, persa poi contro il Siviglia solamente ai calci di rigore, nella competizione in cui anche la Juventus ha stretto i denti fino in semifinale.
Il Milan si è fermato in semifinale contro l’Inter, che giocherà a Istanbul l’ultimo atto della Coppa davanti al Manchester City, dopo che il Diavolo di Pioli aveva escluso ai quarti di finale il Napoli, terza squadra azzurra che è riuscita a strappare il pass fra le prime otto.
Proprio sull’Inter, Mancini ci ha tenuto a dire che “In 90 minuti può accadere di tutto” e che anche se “Il City sulla carta parte favorito” è importante ricordare che “L’inter non parte battuta” e che “è una finale completamente aperta”.
Infine la Fiorentina, sconfitta dal West Ham nella finale di Praga per una disattenzione, ma orgogliosa del percorso equilibrato e di crescita fatto in Conference League.
La risposta che, invece, farà discutere è quella data sul futuro di Massimiliano Allegri: il tecnico toscano è stato riconfermato dalla dirigenza nonostante alla Continassa non tirasse esattamente un’aria pulita e profumata.
A tal proposito, Mancini ha detto: “Ci sono le pressioni e non è semplice fare l’allenatore”. Ha quindi continuato: “Quanti punti ha fatto la Juventus? A me sembra che sia arrivata terza sul campo e non mi sembra poco in una stagione complicata”.
Ha infine concluso con un perentorio “Il lavoro di Allegri va rispettato”, risposta che farà discutere non poco i detrattori del mister ex Cagliari e Milan, che anche per la prossima stagione rimarrà saldamente sulla panchina della vecchia signora.
