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GUGLIELMI: “LA PUBALGIA HA PIU’ DI 60 CAUSE. RICADUTA VLAHOVIC? NON C’E’ UNA TECNICA SICURA AL 100%”

Vlahovic

Il dottor Antonio Guglielmi, esperto nel trattamento della pubalgia dello sportivo, è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT

Vlahovic
Dusan Vlahovic – TvPlay.it

“IL CALCIO E’ LO SPORT CHE DETERMINA PIU’ SPESSO L’INSORGENZA DELLA PUBALGIA” – “Dietro la pubalgia (dolore al pube) sono riconosciute più di 60 cause, anche minori e poco frequenti, ma che possono portare al problema. Bisogna quindi cambiare il concetto medico di questa patologia. Il calcio è insieme all’hockey lo sport che più frequentemente determina questo tipo di problematica. Tutto il mondo del calcio ha grandi aspettative. Molti ragazzi delle giovanili non riescono ad andare avanti a causa di questa patologia. Oggi ci sono delle innovazioni importanti con interventi conservativi che sono poco invasivi, semplici e danno grandi risultati. Bisogna capire le cause della pubalgia per poi andare a lavorare sulla fisioterapia per rilanciare il calciatore”. 

“LA PAURA DI FARSI MALE PEGGIORA IL QUADRO DEL PAZIENTE – “Più un paziente si attiva precocemente, ovvero dopo 3/4 mesi dall’insorgenza e inizia il trattamento, ovviamente meglio è. Forzare la mano porta a patologie accessorie, e questo vale per tutti gli infortuni sportivi. E’ fondamentale riconoscere il motivo della pubalgia per capire che tipologia di trattamento utilizzare. Il periodo di fine campionato è quello in cui opero di più perché i calciatori sanno che hanno modo di recuperare in tempo, mentre durante l’anno si cerca di posticipare o rimandare il problema. E’ importante, dunque, la tempistica. A fare la differenza sono le questioni decisionali. Lo spazio per sanare queste situazioni c’è, senza avere danni nel tempo ed evitare che si cronicizzi. Se un problema non viene trattato si creano dei meccanismi di difesa. L’altro elemento importante nella pubalgia è la paura di farsi male ed essere costretti a saltare tante partite: questa situazione può peggiorare il quadro clinico. Quando opero dei ragazzi giovani cerco di tranquillizzarli e convincerli che torneranno più forti di prima”.

“LA PUBALGIA DI VLAHOVIC E’ AMPLIFICATA DA UNA SERIE DI CONCAUSE” – “La ricaduta, come ad esempio quella di Vlahovic, dipende da cosa è stato fatto. Non c’è un’unica tecnica per affrontare la pubalgia. Anche la migliore di queste non ha la risoluzione al 100% in ogni caso, e questo è un dato fondamentale. Generalmente ci sono varie cause che portano ad una ricaduta e non è detto che il risultato finale porti alla guarigione completa. Nel caso di Vlahovic è presumibile che ci siano state delle concause associate che non hanno portato ad una risoluzione completa, per questo motivo ritengo siano serviti interventi di diverso tipo”. 

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