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GIUDICE: “MBAPPE’ IN ARABIA? I FONDI DI UNO STATO SOVRANO NEL CALCIO DROGANO IL SISTEMA”

Kylian Mbappé PSG contratto

L’economista Alessandro Giudice è intervenuto ai microfoni di TVPLAY_CMIT

Kylian Mbappé PSG contratto
Kylian Mbappé (ANSA) – TvPlay.it

“LE OFFERTE DALL’ARABIA SONO UN PROBLEMA” – “E’ da un po’ di tempo che scrivo che si tratta di un vero e problema, visto che stiamo assistendo a delle logiche che sfuggono da ciò che rappresenta il mercato. Parliamoci chiaro: se le cifre che girano sul passaggio di Mbappé in Arabia sono vere dobbiamo ragionare sulle prestazioni e le contro prestazioni. In un anno, secondo voi, un club può riprendersi quanto speso per lui? Assolutamente no, sappiamo benissimo come funziona il mondo del calcio competitivo. Inoltre  se in un mercato internazionale esistono concorrenti che “non giocano secondo le regole”, visto che utilizzano fondi pubblici di stati sovrani, vuol dire che si sta drogando l’economia di mercato. Il PSG potrebbe ritrovarsi, per esempio con 300 milioni per Mbappé, e non avere più problemi con il Fair Play Finanziario. Mentre gli altri club, che non possono contare su queste “entrate”, dovranno fare altre cose per non sforare. Il PSG, in aggiunta, potrebbe permettersi di “strapagare” a sua volta altri calciatori appetibili nel panorama europeo. Quando succede questo si va ad inficiare la regolarità dei campionati, visto che non tutti possono competere ad armi pari”. 

“FIFA E UEFA DOVREBBERO INTERVENIRE” – “Qualcosa deve essere fatto, anche se io nutro qualche dubbio su FIFA e UEFA visto che non hanno mosso un dito fino a questo momento. Il denaro, come sapete, scava sempre un solco: non lo so, mi fermo qui. Magari serve l’intervento della Politica, delle Istituzioni Comunitarie.  Gli “aiuti” di uno Stato Sovrano, proprio a livello comunitario, sono “illegali” nei confronti dei concorrenti. Bisogna trovare il modo di bloccarli”. 

“I FONDI DI UNO STATO SOVRANO NEL CALCIO DROGANO IL SISTEMA” – “Penso che l’Arabia voglia creare una lega capace di mettersi in contrapposizione con le TOP 5 Leghe del calcio europeo. La differenza è che questi top campionati sono basati sull’equilibrio tra costi e ricavi. Loro vogliono inserirsi in questo circuito. Se in un campionato ci sono Ronaldo, Benzema, Mbappé, forse un po’ di curiosità si viene a creare. Badate bene, non c’è nulla di male nel creare un campionato concorrenziale, a patto che tutti possano giocarsi le stesse carte. In Arabia, essendo uno Stato Sovrano, come detto, ciò non avviene. I fondi arrivano in maniera diversa e ciò sta drogano il sistema. Non si deve “cancellare” l’Arabia Saudita dal calcio, ovviamente. Ma bisogna istituire dei paletti”. 

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