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“Che errore prendere Mourinho”: la confessione del presidente spiazza tutti

Mourinho

“Che errore prendere Josè Mourinho”. La confessione del presidente è spiazzante: ecco il motivo delle sue parole.

Dopo una partenza sottotono della Roma di Josè Mourinho, con un punto nelle prime tre partite, centrato contro la Salernitana, adesso i giallorossi sembrano essersi ripresi.

La vittoria per 7-0 contro i toscani dell’Empoli ha ridato la giusta linfa vitale ai capitolini, che poi hanno dato continuità al primo trionfo stagionale con il secondo successo di fila, maturato sul campo dello Sheriff, a Tiraspol.

“Che errore prendere Mourinho”

Nonostante qualcuno abbia provato a dare contro a Mou nel suo percorso a Roma finora, i giallorossi hanno giocato due finali europee in altrettante stagioni.

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“Che errore prendere Mourinho”: la confessione del presidente spiazza tutti – (LaPresse, TvPlay)

Eppure questa dovrebbe essere (almeno da contratto) l’ultima annata ufficiale da coach della compagine capitolina, a meno che non dovesse arrivare l’obiettivo concordato inizialmente, quello del raggiungimento della Champions League, che dovrebbe valergli un prolungamento di contratto.

Eppure c’è qualcuno che non ha ancora digerito la permanenza dello Special One nella sua squadra: il presidente del Tottenham, infatti, ha parlato a Bloomberg, facendo riferimento al passato del club quando è stato allenato da Antonio Conte e Josè Mourinho.

A Londra il primo arrivò per sostituire Nuno Espirito Santo, riuscendo a riportare il Tottenham in Champions dopo due anni, ma la stagione seguente porterà con se dei problemi ogni mese peggiori del precedente, fino alla risoluzione contrattuale del 26 marzo.

Mourinho, invece, arrivò al posto di Mauricio Pochettino, che prima di lui aveva aperto un’era nella Londra dei bianchi. Lo Special One, entrando in corsa, inizierà la sua rimonta personale, che permetterà agli Spurs di passare dal quattordicesimo al sesto posto finale.

La stagione dopo del portoghese sembra quella d’oro: dopo tre mesi di Premier League, la sua compagine comanda il campionato, con il tecnico nominato allenatore del mese. Peccato che da lì in poi la squadra entrerà in una spirale negativa. Male in Europa League (solo ottavi di finale) e non bene nemmeno nella massima divisione inglese, dove ormai il club è crollato al settimo posto.

Nonostante una finale conquistata, quella di Fa Cup, il presidente non gli darà la possibilità di giocarsela, esonerandolo sei giorni prima che si potesse disputare.

Queste due avventure il patron Daniel Levy le ha descritte nel modo non esattamente migliore:Ho avuto un buon rapporto con loro, sono diversi, ma ho fatto un erroreSono ottimi allenatori, ma non adatti a questo club. Il modo in cui vogliamo vincere è diverso da come dobbiamo vincere” ha evidenziato.

“Il nostro stile, quello che desiderano i tifosi, è un calcio offensivo ha aggiunto –  Se significa vincere 4-3, così sia. A loro invece non importa se per vincere devono difendere l’1-0. Li ho presi quando se n’è andato Mauricio Pochettino che era un grande allenatore e ha fatto cose fantastiche per questa società. Eravamo frustrati e abbiamo attraversato una fase in cui abbiamo pensato di provare qualcosa di diverso, ma non ha funzionato”.

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