Una partenza mai vista da parte dei giallorossi in questi ultimi anni e la peggiore di sempre per il tecnico portoghese
Si va avanti con Mourinho. Per ora. La partenza da brividi della Roma, che nessuno aveva messo in preventivo, è stata ed è scioccante per l’ambiente, per i giocatori e soprattutto per la dirigenza e la società. I Friedkin, come al loro solito, sono rimasti in silenzio, ma non gradiscono affatto quanto sta succedendo dall’inizio della stagione ad oggi. Cinque punti in sei gare di campionato è un bottino che non ha spiegazioni, né tanto meno viene accettato, a maggior ragione per quello che è stato fatto sul mercato, non ultimo lo sforzo immane di portare Romelu Lukaku nella Capitale.
Si va avanti, ma non sarà all’infinito. E’ vero, e nessuno lo può negare, nonostante le risatine rassicuranti, che i rapporti tra la società e l’allenatore non sono gli stessi di quando è arrivato. Le pizzicate alla proprietà e soprattutto al direttore sportivo durante la fine della passata stagione e qualcosa nel pre-campionato, non sono mai passate inosservate ma spesso e volentieri si è fatto buon viso a cattivo gioco. I risultati e la squadra che in campo non fa vedere nulla, quando in realtà è l’allenatore a dover imprimere e dare qualcosa, ne sono la dimostrazione.
Una squadra scollata e senza alcuna organizzazione: terzo anno fatale a Mou
La disfatta di Genova ha un nome e cognome, si chiama José Mourinho, dall’inizio, durante la gara e alla fine della stessa. E non è la prima volta. Una squadra scollata, priva di mordente e soprattutto organizzazione e con una condizione fisica precaria. Gli ultimi due aspetti non sono proprio da sottovalutare anzi vanno avanti sin dall’inizio dell’avventura di Mourinho, ma si è andati avanti per i risultati e per le due finali europee che sono state raggiunte con il primo e importante successo continentale che nella storia della Roma non c’è mai stato, e questo è senza dubbio un merito, al di là di una Coppa delle Fiere che ogni tanto qualcuno decanta, ma che conta zero nell’albo d’oro europeo.
Altra cosa da non sottovalutare, ed è un aspetto che i Friedkin considerano parecchio, è che adesso pure tra i tifosi lo Special One non è più così intoccabile come prima. Comincia ad esserci qualche mugugno e questo fa riflettere parecchio, anche perché, la Roma non ha mai brillato per gioco, ma almeno aveva dalla sua qualche risultato, tendendo conto che in due anni la qualificazione in Champions League non è mai stata nemmeno sfiorata. Thiago Pinto e i Friedkin hanno avuto un contatto con Mou, gli è stata data fiducia, ma la sensazione è che sarà a termine. Nessun ultimatum, ma qualcosa comincia davvero a scricchiolare, forse altre partite o ancora una, ma Mou o si sveglia dal torpore oppure sarà un arrivederci, ancora prima del famoso panettone.
