La vittoria ottenuta in casa del Milan rilancia i sogni Scudetto della Juventus, che ora è a un bivio: crederci oppure no? Da cosa dipende.
La Juventus ha fatto il colpaccio a San Siro battendo il Milan capolista e accorciando la classifica, che ora rivede l’Inter davanti a tutti ma con un vantaggio minimo. Un risultato che dice molto e che non si può ridurre al caso della deviazione sfortunata di Krunic o dell’ingenuità commessa da Thiaw a fine primo tempo.
Allegri non ha vinto tanto per caso e sebbene questa squadra non sia neanche lontana parente della prima Juventus che gli fu messa a disposizione, queste sono le vittorie che aumentano la consapevolezza nei propri mezzi di gruppi giovani e affamati, com’è oggi quello bianconero.
Nuove prove di maturità arriveranno a testare le speranze più segrete del popolo bianconero, che non dichiarerà mai di puntare al Tricolore, ma sotto sotto ci crede, anche semplicemente perché così è abituato a fare da sempre.
Juve, si può pronunciare la parola Scudetto?
Il cammino verso lo Scudetto è fatto di tanti fattori, come giusto che sia in una corsa lunga e dispendiosa come quella per arrivare in cima alla Serie A. Negli ultimi tre anni c’è stata una cosa che ha accomunato i vincitori, in particolare le due milanesi. Essere state eliminate ai gironi di Champions League. Il Napoli lo scorso anno è stato invece letteralmente eccezionale sotto tanti aspetti, tra cui il non dover “scegliere” tra Italia e Europa, o riscoprirsi avvantaggiato da una prematura eliminazione.
Il fattore dispendio di energie, miglior qualità negli allenamenti e possibilità di maggior concentrazione nello studio degli avversari non può che giovare ad un club, specialmente se attrezzato per vincere. Nella fattispecie la Juventus è guidata da un uomo che di scudetti in carriera ne ha vinti cinque, oltre a quattro Coppe Italia, due Supercoppe italiane e due finali di Champions League disputate.
La gestione pragmatica, o come piace dire a molti “risultatista” della Juventus di Allegri non farà sicuramente innamorare i tifosi del gioco, ma può portare a casa risultati. In un campionato in cui i colpi di scena sembrano sempre in agguato. Nonostante lo stesso allenatore bianconero potrebbe non ammetterlo mai, una Juve che ritrova solidità difensiva e che in un modo o nell’altro un gol lo fa, può sognare la grande sorpresa… di “corto muso” e tre punti alla volta. La parola “Scudetto” sarà quindi ufficialmente tabù almeno fino alla primavera, poi se la Vecchia Signora dovesse essere “in ballo”, Allegri saprà trovare le “scarpe” adatte.