Milan e il rebus stadio che continua sempre di più ad incalzare con delle soluzioni che sembrano interessare sempre meno la proprietà.
Da anni si continua a parlare di nuovi stadi in Italia come l’elemento cardine della rinascita del calcio nostrano. Un punto da cui ripartire per far sì che tutto possa ritornare come alla fine degli anni ’90, quando i club italiani erano competitivi in Europa e vincevano contro chiunque. Per anni si sono presentati progetti di restyling degli stadi o di nuove strutture e Inter e Milan non sono state esenti a tali argomenti.
Così come non sono state da meno sulla questione del decreto crescita: un’arma molto utilizzata, anche se altrettanto discussa negli ultimi tempi. Proprio su tale argomento, si è espresso Giorgio Furlani, amministratore delegato del Milan, che ai microni di TvPlay nel corso del Social Football Summit, ha detto: “Il calcio è un’industria, il Decreto Crescita è l’unica leva che ci rende competitivi a livello europeo rispetto ad altre regole e leggi anche in relazione agli altri campionati, abbiamo visto le squadre italiane in Europa negli ultimi anni. È una certezza che, senza il Decreto Crescita, si tornerebbe indietro. Senza questa leva ne risentirebbero tutti e mi sembrerebbe una follia per quest’industria e per il sistema paese”.
Milan, niente stadio? Ecco perché non è un problema
Il decreto crescita è molto importante per il calcio italiano ma fondamentale sarà anche consentire ai club di poter avere dei propri stadi di proprietà. Questo perché, con una propria struttura, potranno avere la possibilità di creare delle nuove partnership commerciali e aumentare così i propri ricavi annuali. Insomma, una soluzione di business importante, che darebbe un respiro importante al calcio italiano.
Nel caso del Milan, si è provato a darlo facendolo combaciare con la storia di ‘San Siro’ ma finora non è stato possibile. Per questo motivo, lo stesso club rossonero sta continuando a battere altre strade pur di raggiungere il suo obiettivo. A parlarne di ciò è stato lo stesso Giorgio Furlani, che ha detto: “Per cinque anni abbiamo provato a fare lo stadio a Milano, per varie ragioni non ci siamo riusciti, siamo stati costretti a trovare un progetto alternativo, in questo caso San Donato che pensiamo possa essere il progetto vincente, tra l’altro San Donato è a neanche quindici minuti di metro dal Duomo, quindi non sarà un dramma”.
