Il Milan si avvicina verso il match con la Fiorentina in emergenza assoluta, ma Pioli sabato potrebbe riscrivere la storia della Serie A.
Il prossimo turno di Serie A è caratterizzato da tre crocevia molto significativi. Tre sfide che hanno quasi l’aria di una sorta di playoff o mini-torneo, perché di fatto coinvolgono le prime sei classificate del campionato, almeno in questo momento. Sfide cariche di significati, esami di maturità che diranno tantissimo sul proseguimento della stagione e che potrebbero anche compromettere il cammino verso gli obiettivi di più di un top club.
Tra le squadre che arrivano a questo turno con più tensione e meno certezze c’è sicuramente il Milan. Nonostante abbia riscosso nuovamente la fiducia della dirigenza dopo il mezzo passo falso di Lecce, Stefano Pioli è sotto esame come non mai. La vittoria col PSG è stata palesemente una rondine che non ha fatto primavera e adesso il tecnico deve vincere in casa con la Fiorentina.
Tuttavia la situazione non è affatto facile, derby a parte, la storia della stagione ha dimostrato che i rossoneri al completo sono una squadra competitiva, ma ora sono ben lontani dall’esserlo. Le assenze in casa Milan sono infatti numerose e decisamente pesanti. Contro i viola mancheranno infatti Kalulu, Kjaer e Pellegrino per il reparto arretrato, oltre a Sportiello, poi in mediana Bennacer non è ancora pronto e Loftus-Cheek è ancora in dubbio, out anche Leao e ora anche Okafor, oltre a Giroud squalificato. Nonostante le condizioni siano quasi proibitive però l’allenatore del Milan sabato potrebbe entrare nella storia.
Appuntamento con la storia per il Milan e la Serie A
L’emergenza infortuni che ora si è abbattuta anche sul reparto avanzato rossonero potrebbe creare i presupposti per una svolta inattesa. Se ne parlava già da quando era stata comminata la squalifica di due turni per Giroud, ma ora che con l’infortunio di Okafor l’unico attaccante a disposizione è il finora deludente Jovic, Pioli dunque potrebbe decidersi non solo a convocare ma addirittura a far esordire il giovanissimo baby-prodigio Francesco Camarda.
Il più giovane ad aver esordito in Serie A con la maglia del Milan ad oggi è “un certo” Paolo Maldini, aveva 16 anni 6 mesi e 25 giorni. Se Camarda, che sta già polverizzando record nei settori giovanili segnando a raffica, calcasse il terreno di gioco di San Siro sabato diventerebbe non solo il più giovane ad esordire con la maglia rossonera, ma di tutta la storia della Serie A.
Il record infatti è detenuto attualmente da Wisdom Amey che il 12 maggio 2021 esordì con la maglia del Bologna a 15 anni, 9 mesi e 1 giorno nel match Bologna-Genoa 0-2. Francesco Camarda sabato potrebbe quindi diventare il nuovo recordman all’età di 15 anni, 8 mesi e 15 giorni, ma non solo. Nell’ipotesi che il giovanissimo esordiente andasse in gol sgretolerebbe anche il record del marcatore più giovane di sempre che resiste dal 1937 nelle mani, o i piedi, di Amedeo Amadei che con la Roma segnò a soli 15 anni, 9 mesi e 13 giorni, rete però inutile ai fini del risultato, che vide i giallorossi sconfitti per 5:1 contro la Lucchese.
