Il calcio italiano è alle prese con una triste realtà: la profonda crisi della classe arbitrale spiegata da chi la vive dall’interno.
Il confronto tra Inter e Verona, purtroppo, si porta appresso strascichi sempre più imbarazzanti, in cui la polemica regna sovrana. Definire questi scenari come mere espressioni di mediocrità sarebbe un eufemismo. Non si vuole insinuare il sospetto di oscuri complotti o giochi di palazzo, ma è innegabile che il livello della classe arbitrale dista notevolmente dall’eccellenza.
Le controversie riguardanti il VAR sembrano aumentare, con molti che si interrogano sulla sua reale utilità in molte circostanze. A tal proposito a parlato, in esclusiva per tvplay.it, l’arbitro bergamasco Paolo Silvio Mazzoleni oggi tra i massimi esperti in Italia di Video Assistant Referee.
Il caso di Bastoni, a detta di Mazzoleni, è emblematico: la sua situazione sembrava ovvia, ma sia l’arbitro che il guardalinee sono apparsi ciechi di fronte alla sua evidenza. Accanto ad episodi come il dubbio rigore concesso alla Roma, emergono avvenimenti da lasciare poco spazio a dibattiti.
San Siro è stato teatro di un incidente che ha sollevato interrogativi sull’arbitraggio, con pochi dubbi sulla gravità della situazione. Mazzoleni inoltre riconosce Orsato come miglior arbitro del gruppo, ma sottolinea come non si possa ignorare la sua forma atletica altalenante.
Il preciso ruolo del VAR nello schema complessivo delle cose
Il VAR, invece di rafforzare il ruolo degli assistenti, sembra averne sminuito l’importanza, riducendoli a spettatori passivi. Alcune decisioni arbitrali, come l’ammonizione di Zappacosta durante l’incontro con la Roma, appaiono inspiegabili. Il problema centrale è per Mazzoleni la mancanza di carattere degli arbitri sul campo di gioco.
Decisioni corrette vengono modificate sotto la pressione del VAR, che dovrebbe essere uno strumento di aiuto, non di distrazione. Il terreno di gioco è sacro, e gli arbitri dovrebbero difendere con fermezza le proprie decisioni. Nel confronto tra Inter e Verona, gli errori sono stati commessi da entrambe le parti, ma l’assistente nelle vicinanze sembra essere il più colpevole.
La dinamica era chiara, eppure il giocatore del Verona giaceva a terra senza che nessun sospetto si fosse svegliato nelle menti dei presenti. L’immarcescibile Bastoni avrebbe dovuto essere espulso, senza dubbio alcuno. Mazzoleni ritiene pure che la classe arbitrale stia perdendo credibilità.
È cruciale raggiungere un’omogeneità di giudizio: ammonizioni per falli lievi e mancate espulsioni per falli violenti lasciano senza parole gli appassionati. Non si vogliono alimentare sospetti di cospirazioni, ma a volte è difficile giustificare certi errori. Il VAR, invece di ridurre le imprecisioni, sembra ottenere l’effetto opposto. La crisi arbitrale richiede attenzione e azioni tempestive per ripristinare la fiducia nella gestione del gioco.
