Il Milan tra presente e futuro, in campo ma soprattutto sul mercato. La caccia al colpo per la svolta e le possibilità tra gennaio e giugno.
La stagione del Milan continua nel pieno della sua bipolarità, tra momenti in cui la squadra sembra sull’orlo del crollo con Pioli che ha un piede e mezzo fuori da Milanello e quelli in cui una vittoria sistema tutto, facendo guardare verso il futuro con rinnovata fiducia. È quello che è successo tra la sconfitta di Bergamo, il pareggio con la Salernitana e l’eliminazione dalla Coppa Italia, unici passi falsi delle ultime 9 partite, laddove le altre 6 sono coincise con altrettanti successi.
Un futuro che in ogni caso sembrerebbe, salvo miracoli, non comprendere più Stefano Pioli sulla panchina rossonera. Nulla è ancora deciso sul tecnico nato a Parma, ma i sondaggi dei tifosi e i mal celati interessamenti di alcuni dirigenti a papabili successori lasciano presagire che a fine stagione si andrà con ogni probabilità ai saluti.
Sul dopo Pioli le strade più attendibili sono ad oggi due, una che porta ad Antonio Conte e l’altra a Thiago Motta. Due mondi differenti, la certezza da una parte e la scommessa dall’altra, ma anche due tecnici con idee tattiche differenti, a partire dagli assetti. In tal senso che le piste di mercato rossonere possono costituire degli indizi.
Il mercato del Milan svela il futuro
Il percorso da montagne russe del Milan di quest’anno dovrebbe aver fatto capire alla dirigenza che per fare una campagna acquisti vanno benissimo qualità e quantità, ma occorre anche saper distribuire gli innesti e avere ben chiaro quali siano i reparti in cui si deve intervenire. Ecco perché dopo aver rivoluzionato il centrocampo nel corso della scorsa stagione adesso dovrà fare movimenti importanti per la difesa, ma soprattutto per l’attacco.
Al netto del rinnovo di Olivier Giroud, che sta facendo la miglior stagione da quando è al Milan, il club rossonero sa che l’estate in arrivo dovrà essere quella del grande investimento in avanti. Al nome caldo di Jonathan David si è aggiunta la suggestione Joshua Zirzkee. L’olandese del Bologna potrebbe essere ulteriormente incentivato ritrovando il suo attuale tecnico Motta, ma prima c’è da convincere i rossoblù. Il club emiliano difficilmente chiederà meno di 50 milioni di euro, sapendo di dover versare il 50% della cessione nelle casse del Bayern Monaco. Una cifra che però per i rossoneri potrebbe già ridursi a 40, scalando i 10 milioni del riscatto di Saelemaekers.
Inoltre con le cessioni di Krunic e sperando che l’Atalanta riscatti De Ketelaere, a Casa Milan si dovrebbe mettere insieme un discreto gruzzolo per limitare cospicuamente l’esborso. Occhio però anche all’affare Buongiorno. Il club rossonero infatti non ha alcuna intenzione di mollare il centrale granata per svariati motivi. Oltre alla sua duttilità tattica e capacità di giocare sia a 4 che a 3, fattore che piacerebbe sicuramente ad Antonio Conte, al Milan un centrale mancino manca dai tempi di Romagnoli e con la partenza di Kjaer, i rossoneri non vogliono lasciarsi sfuggire la possibilità di un acquisto di sicuro valore e con pretese di ingaggio sicuramente abbordabili. Salvo colpi di scena però difficilmente Cairo lo cederà a gennaio, quindi anche qui se ne parlerà a giugno.
