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Juventus, testimonianza a sorpresa dal cda: il racconto su Agnelli fa discutere

Agnelli e la testimonianza di Marilungo

Novità sul caso Juventus e sulla posizione dell’ex presidente Andrea Agnelli, nominato in una testimonianza molto particolare dal cda

La Juventus ha depositato martedì il suo ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, che dovrà dunque decidere se la sentenza della Corte d’Appello Federale sia ammissibile o meno. Una questione che certamente che potrà avere le sue ripercussioni in campo, soprattutto se la penalizzazione di 15 punti attuale venisse cancellata.

Agnelli e la testimonianza di Marilungo
Juventus, la testimonianza di Marilungo su Agnelli – TvPlay.it

Dalle parti di Torino, tuttavia, il clima continua ad essere bollente, anche perché la situazione verrà presa in considerazione dal punto di vista penale. Ed in questo senso, dall’ultima testimonianza è emerso come l’atmosfera fosse quasi irrespirabile in casa Juventus fino a pochi giorni prima delle dimissioni del cda. In particolare, la deposizione di Daniela Marilungo ha suscitato riflessioni sull’operato della dirigenza, ed anche sulla figura di Andrea Agnelli come presidente.

Juventus, la testimonianza di Marilungo: “È scoppiata a piangere”

In diretta a TvPlay, ai microfoni di calciomercato.it è intervenuto Marco Guidi della Gazzetta dello Sport, dando un’interpretazione molto chiara di quanto emerso dalle parole di Marilungo. “L’impressione che si ha leggendo la sua deposizione – ha dichiarato – è che lei e gli altri membri del consiglio di amministrazione fossero forzati a firmare delle cose, quasi senza neanche entrarci nel merito delle cose. Chiaro che, per una professionista come erano lei e gli altri, i dubbi c’erano. Stiamo parlando di persone di alto profilo. Leggere quelle carte ti lascia perplesso”.

Agnelli e la testimonianza di Marilungo
Juventus, la testimonianza di Marilungo su Agnelli – TvPlay.it

Tra i vari dettagli, poi, ce n’è uno riguardante proprio l’ex presidente del club, indicato come “quello che spingeva di più per l’approvazione del bilancio”, anche in quanto principale responsabile della situazione della Juventus. “Non voglio dire che lo facesse perché stava facendo qualcosa sottobanco. Dico semplicemente che voleva che venisse approvato bilancio, probabilmente era anche convinto che fosse nella legalità, ha chiarito il giornalista.

La vicenda, certamente, ha avuto però anche un impatto dal punto di vista mentale su Marilungo, la quale, si apprende, sarebbe scoppiata in “un pianto liberatorio” dopo le dimissioni. Tutto probabilmente derivato da un grande carico di stress e dai tanti dubbi su quanto stava accadendo negli ultimi tempi. “Tutte le consulenze portavano ad una conclusione diversa – ha aggiunto Guidi -. Il suo dubbio era: ‘Non è che a tutte le società di consulenza veniva dato materiale diverso e quindi arrivavano a conclusione diversa? Possibile che professionisti di quel livello non arrivano a conclusioni simili?'”.

A fare chiarezza dovranno ovviamente essere gli organi competenti, con una data da circoletto rosso che è quella del 27 marzo. Sarà, quello, il giorno dell’udienza preliminare, dove si potranno avere ulteriori delucidazioni. Agnelli e la Juventus, oggi, non hanno più legami, anche se la testimonianza di Marilungo fa sorgere dei dubbi su come le cose si siano svolte nelle stanze dell’amministrazione. Ed è qui che ogni riscontro potrà anche aggravare la posizione degli indagati, nonché del club.

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