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Reggiani: “Mourinho è un allenatore a fine carriera, Sarri un miracolato. Inzaghi resta”

Ivan Reggiani

Il direttore Ivan Reggiani è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it per parlare delle principali tematiche delle squadre di Serie A.

Il direttore ed agente di calciomercato Ivan Reggiani è intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it ed ha parlato della situazione di alcune squadre di Serie A. Ecco le sue parole: TUCHEL – INTER? “Io penso che Tuchel possa ambire a piazze molto importanti ma più adatte al suo stile di gioco. Io fatico a ricordare tedeschi che hanno raggiunti livelli straordinari in Italia, gli allenatori stranieri fanno bene in giro per il mondo ma non in Italia.

Ivan Reggiani
Ivan Reggiani Tv Play

Qui in Italia hanno fatto bene due svedesi e Mourinho che è più partenopeo che portoghese. Un tedesco che viene qui è imbarazzato per mille motivi, per tante cose, i napoletani riescono ad adattarsi senza alcun problema. Comunque non credo che Inzaghi si muoverà mai da Milano. Lui ha sbagliato tre partite ma ha dato un’impronta di gioco alla squadra ed è un giovane molto importante del movimento. Mandarlo via in questo momento che reputo solo poco critico non è una bellissima idea. L’Inter gli darà fiducia per almeno tre cose. Il mercato offre veramente poco, sono un estimatore di Paulo Sousa e poi c’è De Zerbi che in prospettiva è un grande allenatore e che vedo in un futuro alla Juventus”.

BRIGHTON – “Parliamo di un club molto importante, lì è un altro mondo calcistico. È un paragone simile a quello degli allenatori e prendo l’esempio di Raspadori. Raspadori dopo un paio di spezzoni di gare si è subito consacrato e anche per gli allenatori è lo stesso. Bisogna trovarsi al momento giusto nel momento giusto. Se Donnarumma avrebbe iniziato alla Juve Stabia e non al Milan, avrebbe avuto la stessa carriera? Prendete l’esempio di Zanetti, ad Empoli tutti fanno bene ed anche lui ora sta andando molto bene. Mi meraviglio positivamente di Sottil che sta portando quasi in testa una squadra di metà classifica come l’Udinese, una squadra con il monte ingaggi di 1/15 più basso rispetto a quello dell’Inter e delle altre big”.

Reggiani critico su Lazio e Mourinho

Il dirigente ha poi avuto parole molto dure per i tecnici di Lazio e Roma:  “SARRI E MOURINHO? La verità sta nelle capacità e nello stimolo che un allenatore si porta nel suo bagaglio di esperienza. Mourinho non si porta molto dietro, Mourinho è a fine carriera e dopo la Roma andrà dietro la scrivania. È la stessa cosa che poi ha fatto Capello, l’unico che è andato avanti ottenendo grandi risultati è Ancelotti. Carlo è riuscito a fare ritagliare un ruolo molto importante anche al figlio Davide a Madrid ed anche questo è maestria.
Sarri è un toccato dalla Dea, lui dopo una squadra di Eccellenza, dopo una retrocessione con il Sorrento, si trova ad allenare l’Empoli per rapporti e va ad allenare un miracolo. Poi bisogna allenare il materiale a disposizione, lui a Napoli doveva vincere lo scudetto con quel materiale, invece Maurizio non ha vinto nulla e non si è classificato bene neanche in Europa. Anche oggi lui ha avuto grande fortuna, si trova in una società dove il presidente non ti licenzierà mai, Sarri in altre squadre di Serie A già sarebbe stato messo in discussione ma alla Lazio non è così. Questa è una delle forze di Lotito, per questo lui ha fatto diventare un fenomeno Inzaghi e ci riuscirà anche con Sarri. Alla fine Sarri ha vinto qualcosa, ma non ha fatto grandi cose. Al Chelsea aveva una grande squadra, alla Juve doveva andare avanti in Champions e non c’è riuscito. Parliamo di un buon allenatore, ma ad oggi penso che le squadre italiane debbano puntare sui giovani allenatori, a Coverciano abbiamo una grande scuola di allenatori. Quello che Sarri ha fatto alla Juve o al Napoli lo può fare tranquillamente anche una squadra emergente”.

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